Un'altra "permanenza notturna forzata" all'Isola d'Elba di un paziente in gravi condizioni, per impossibilità di usare l'elicottero del servizio 118, ma almeno in questo caso le cause del mancato (anzi: posticipato) volo sanitario, non possono essere attribuite all'inadeguatezza delle strutture di atterraggio elbane o a guasti dell'aeromobile. La vicenda ha avuto per protagonista un settantenne portoferraiese colto nella notte tra giovedì e venerdì da una preoccupante crisi respiratoria che ne dettava la necessità di un urgente ricovero in continente, ma la procedura avviata dai sanitari dell'ospedale elbano e che avrebbe dovuto sostanziarsi intorno alle ore 2 è stata interrotta: l'elicottero avrebbe potuto raggiungere l'Elba e ripartire ma ad esssere in crisi ed impraticabili a causa della neve erano tanto la piazzola di atterraggio di destinazione di Livorno, quanto lo scalo pisano al quale si era pensato in alternativa. Come accaduto in un altro recente caso si è dovuto trattenere il paziente per diverse ore in una delle sale operatorie di Portoferraio che, nel caso, ha consentito di mantenere il portoferraiese sotto monitoraggio fungendo da punto di rianimazione. La situazione si è sbloccata solo alle ore 8 quando il punto di atterraggio di Livorno è tornato agibile e l'elicottero ha potuto effettuare il trasferimento del paziente le cui condizioni permanevano gravi.
Pegaso dic 2007 elicottero