Il Comitato Elba Sanità ha ultimamente denunciato il disagio che sta subendo il reparto di Radiologia rimasto solo con due medici radiologi in organico. Stessa sorte si sta verificando nel Servizio di Anestesia; infatti dei quattro anestesisti disponibili, già insufficienti per assicurare completamente ed efficacemente i turni in h24, due sono andati in maternità. E’ una situazione insostenibile per la gestione di tutto l’ospedale elbano e dei servizi ambulatoriali a cui fino ad ora la Direzione zonale né tanto meno quella Generale non ha dato risposta. Immaginiamo che ne siano al corrente, ma non vogliamo pensare che in ottemperanza ad un improbabile dettato del Governo regionale, scientemente non se ne occupino affinché le prestazioni in oggetto siano dirottate inevitabilmente verso strutture del continente nella previsione di ridurre a poco a poco il nosocomio elbano per acuti a semplice Pronto Soccorso seppure riqualificato. Qualora non ci fosse una esplicita smentita da parte della Dott.ssa Calamai e una dichiarazione di intenti per una rapida risoluzione del problema, il sospetto sarebbe legittimo. Francamente ci saremmo aspettati dal nuovo Direttore sanitario zonale per la sua professionalità e le sue origini elbane, un maggiore impegno nel risolvere le nostre difficoltà o quanto meno di manifestarlo in maniera palese. Comprendiamo la delicatezza del suo incarico nel ruolo di dipendente aziendale, ma ciò nulla toglie al suo compito di segnalare alla Direzione generale le problematiche locali e soprattutto di sollecitarne la risoluzione nei modi dovuti, ma in maniera ferma e decisa. Il Comitato ha apprezzato e in buona parte condiviso il documento programmatico che definisce le linee di intervento e di rinnovamento del Servizio sanitario all’ Elba, sottolineando di converso importanti criticità che abbiamo già segnalato ad alcune Amministrazioni comunali come faremo anche davanti alla Conferenza di tutti i Sindaci. Vedere, però, solo questo obiettivo, trascurando ciecamente le questioni che di volta in volta possono presentarsi senza darne giusto rilievo né rapida risoluzione, ci possono far pensare che il progetto poi rimanga solo nelle parole e non divenga una realizzazione concreta che come tutte le umane opere ha necessità di essere vivificata con il lavoro e l’impegno di uomini e donne qualificate e soprattutto in una quantità tale da assicurarne la perfetta efficienza Attendiamo fiduciosamente.
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