Tempo di bilanci e Vogliamo mettere un punto su quanto siamo stati capaci di fare riguardo alla questione rifiuti a Campo nell’Elba. Innanzitutto partiamo dalle constatazioni. Che i costi relativi agli Rsu siano in continua ascesa, è cosa contro la quale possiamo fare poco, soprattutto in un’isola, tuttavia dei margini per contenere questi aumenti e risparmiare qualcosa ci sono. Uno dei costi da abbattere è la cosiddetta “ecotassa”, alla quale siamo sottoposti per via della nostra incapacità ad adeguarci a parametri di raccolta differenziata altrove ormai ampiamente superati. Meno differenziamo, e maggiore è il peso dei rifiuti che dobbiamo pagare: ogni imballaggio, ogni bottiglia, ogni latta che non conferiamo è un costo per la collettività e quindi per ciascuno di noi, con l’ulteriore aggravio della multa. Per abbatterla dobbiamo accrescere la nostra soglia di raccolta differenziata, un traguardo che a Campo nell’Elba è in crescita. I dati del 2008 ci davano un poco confortante 17%, mentre il 21,8% del 2009, pur rappresentando un progresso, non include che in minima parte i proventi di un operato che solo da quest’anno mostra i suoi effetti. Grazie a un’azione su più fronti intrapresa dal Comune. Materiale informativo completo di tutti i dettagli e riferimenti è stato distribuito in maniera capillare, per spiegare che nel comune di Campo la differenziata viene svolta a tutti gli effetti e per smentire una volta per tutte la teoria secondo cui smaltire correttamente i rifiuti è un’inutile perdita di tempo perchè “poi, tutto viene buttato in un unico contenitore”. Ci siamo poi rivolti alle scuole, ai più giovani, perché loro stessi siano da stimolo di buone pratiche in famiglia Stiamo lavorando a una migliore razionalizzazione della raccolta. Un’operazione da completare e perfezionare, a partire dalla dislocazione sul territorio della dotazione comunale di contenitori, con l’eliminazione dei singoli cassonetti della indifferenziata in posizioni isolate e privi di una vera fruizione, perdipiù spesso utilizzati impropriamente per abbandonare in totale tranquillità rifiuti ingombranti a danno del pubblico decoro. E’ stato stipulato un contratto di manutenzione con la ditta che fornì le stazioni ecologiche con colonnine a scomparsa, un patrimonio tecnologico di primissimo ordine ma che, senza la doverosa manutenzione, va letteralmente in malora. Proprio in questi giorni sono stati decisi gli interventi tecnici fondamentali per rimettere queste strutture in condizioni ottimali. Abbiamo sperimentato d’estate un inedito servizio di porta a porta: oltre cento attività tra ristoranti, alberghi, campeggi, bar e pizzerie ne hanno usufruito, con una raccolta di carta e cartone, plastica, vetro, alluminio e banda stagnata. Abbiamo inoltre provveduto a fornire una compostiera a tutti i cittadini che ne hanno fatto e ne faranno richiesta presso l’ufficio tributi. Uno strumento di primaria importanza per l’abbattimento della frazione più pesante dei nostri rifiuti, quella umida, che può portare ad una riduzione del 20% sulla Tarsu. Infine la regolarizzazione della questione Vallone. Dopo un’operazione di razionalizzazione e valorizzazione, è oggi lo strumento che ci consente di poter effettuare scelte in materia di gestione dei rifiuti in maniera autonoma. Sono stati aumentati i codici di raccolta e quindi la capacità di raccogliere quei rifiuti che spesso la gente non sa dove conferire. Prossimi investimenti, la pesatura informatizzata della raccolta, alcuni adeguamenti infrastrutturali e una riqualificazione del personale. In questo quadro è doveroso riconoscere il ruolo dei cittadini che hanno risposto con forza, adeguandosi e spesso spronandoci con idee e contributi pratici. Obiettivi che sembravano fantascienza appaiono raggiungibili. I dati in elaborazione per il 2010, lungi dall’essere effettivi e definitivi, non autorizzano certo a compiacerci, ma a sperare questo sì, a continuare sulla via intrapresa.
Ecocentro Vallone 3