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Porto Azzurro pestato brutalmente in carcere Agente della Polizia Penitenziaria

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 15 dicembre 2010

Un poliziotto della Penitenziaria che era intervenuto per sedare una rissa tra detenuti scoppiata nel carcere di Porto Azzurro è stato da questi pestato a sangue, tanto da riportare ferite e lacerazioni al volto guaribili in 20 giorni. A dare la notizia dell'increscioso episodio sono le Organizzazioni Sindacali dei poliziotti della penitenziaria rendendo pubblica una lettera indirizzata al direttore del Carcere Carlo Mazerbo ed al Provveditore della Amministrazione Penitenziaria Per la Toscana Maria Pia GIUFFRIDA, nella quale oltre l'episodio specifico i lavoratori lamentano lo stato di disagio derivante dalla scarsità di personale e dotazioni e il sovraffollamento del carcere isolano: Ecco il testo della lettera Illustrissima dott.ssa GIUFFRIDA, con la presente le scriventi OO.SS. Le rappresentano la estrema preoccupazione del Personale per il gravissimo evento critico occorso nel pomeriggio del 14.12 u.s. presso la Casa di Reclusione di Porto Azzurro , quando un Poliziotto Penitenziario, in servizio di vigilanza ed osservazione nella 14^ sezione del 3° reparto, intervenuto con atto di estrema abnegazione e coraggio al fine di sedare una rissa fra tutti i ristretti, è stato aggredito e ferito gravemente , con un pugno in pieno viso, dai detenuti , con tanto di punti di sutura sul volto ed oltre venti giorni di prognosi !!!!.( Le rispettive sigle esprimono la piena solidarietà al collega.) Signor Provveditore, purtroppo si tratta di un EVENTO ANNUNCIATO !!!!! Infatti in più occasioni le scriventi OO.SS. , come pure la stessa Direzione isolana, avevano rappresentato a Lei come pure agli Uffici Dipartimentali le difficoltà di gestione dell’Istituto, paventando il verificarsi di eventi similari e rappresentandoLe le problematiche di maggior peso, che ad ogni buon conto Le si ribadiscono per la ennesima volta: A) Sempre più gravi carenze di Personale effettivo con oltre 30 distaccati in altre sedi . B) Numero sempre maggiore di ristretti assegnati in sezioni NON IDONEE a recepirli per oggettive carenze strutturali; C) Qualità di detenuti NON COMPATIBILE con il regime “aperto” dell’ Istituto isolano; D) Carenze di dotazioni tecnologiche per il Personale, quali ( PIU’ VOLTE RICHIESTO) l’ALLARME A DIGITOPRESSIONE” . Signor Provveditore, dopo il gravissimo evento di Aprile Scorso, quando alcuni Agenti furono SEQUESTRATI da detenuti nella stessa sezione , sorge nel medesimo Reparto detentivo dell’Istituto un altro gravissimo evento che crea altro sgomento fra tutto il personale. Ormai il Personale non lavora più con la necessaria SERENITA’ : si vive nel TIMORE che in ogni momento si possa rimanere VITTIME di altri eventi che possono colpire la propria incolumità fisica e psichica… Nel ribadirLe che ormai la situazione appare avviata verso una situazione che OGNI GIORNO rischia di degenerare, si chiedono a Lei IMMEDIATI INTERVENTI finalizzati al ripristino di una situazione di tollerabilità , anche sulla falsariga delle indicazioni di cui sopra.


Porto Azzurro carcere forte san Giacomo

Porto Azzurro carcere forte san Giacomo