Dal punto di vista politico non può passare inosservato il comunicato di Sinistra e Libertà sul cemento a “Punta della Rena” . Potrebbe sembrare che in maggioranza una mano non conosce cosa fa l’altra . E’ anacronistico che un partito che fa parte della coalizione di maggioranza , Sinistra e Libertà, per sapere cosa succede, debba chiedere un incontro urgente per chiarimenti al Sindaco attraverso la stampa. Le cose stanno in poco posto: o SEL si è accorta di contare quanto il due di briscola e si sta consumando uno strappo nella maggioranza, o siamo di fronte ad un bella rappresentazione teatrale alla barba degli elettori. Ma dov’erano gli assessori di SEL mentre si elaborava il tutto? A regola in Giunta; in quella stessa Giunta che oggi risponde pubblicamente alle loro provocazioni. E’ proprio il caso di dire: se la cantano e se la suonano. Una volta esisteva una dignità politica che in caso di un così forte dissenso imponeva almeno l’abbandono delle poltrone. Evidentemente oggi le cose sono cambiate e non tutti si comportano così, specialmente quando la politica è l’unica professione. Parigi val bene una messa! Roberto Marini Capogruppo di Gente Comune No, non è esattamente il caso di dire "se la cantano e se la suonano", che presuppone due azioni compiute da uno stesso soggetto, che magari assume due vesti diverse per dire la stessa cosa; Marini non avventurandosi fuori dal Ferajese avrebbe reso meglio l'idea usando "uno sia e l'altro voga". Ma al di là della pignoleria linguistica è interessante notare che Marini liquidi il documento di SEL (ancora a proposito di inesattezze nell'acronimo SEL "E" sta per "Ecologia") come "provocazione". Evidentemente se quanto afferma SEL per Marini è una provocazione, egli si sente vicino alle scelte della Giunta sul Water-Front, fatto anche questo politicamente non trascurabile. Questa nuova "corrispondenza di amorosi sensi" tra Marini (approdato all'UDC) e la parte del PD meno propensa a fare scelte di sinistra potrebbe tornare utile in un volgere di tempo assai breve. La crescita di SEL, che senza uno straccio di rappresentanza parlamentare è arrivata (nelle attuali intenzioni di voto degli italiani) in pochi mesi a essere la quarta forza politica, crea infatti un notevole imbarazzo, ed è chiaro che all'Elba (se SEL anche solo confermasse i risultati delle regionali) il PD non potrebbe comunque più sperare di conquistare una sola amministrazione senza allearsi con l'area politica più radicale, che con SEL che tira come una locomotiva può ragionevolmente arrivare ad influenzare da un sesto ad un quinto dell'elettorato. A meno che ... A meno che il PD non apra un altro forno alla propria destra, e nel caso di Portoferraio l'UDC di Marini cadrebbe come il cacio sui maccheroni, così come per Marini, bocciato come candidato unico della destra, una nuova alleanza con il centrosinistra (epurato della sinistra) potrebbe rivelarsi assai proficua. Nella sostanza, sul versante della politica che riteniamo il più importante (appunto quello dell'uso del territorio) la distanza tra il PD elbano e l'UDC di Marini non è abissale, il campo è lo stesso quello dello "sviluppismo" e dell'urbanistica a domanda, della filosofia che ha prodotto o ipotizzato i PEEP campesi, il Villaggio Paese piaggese, ed a Portoferraio il Water Front (tacendo per carità di patria su altre urbanistiche fetenzie e sui vaniloqui para-demografici). In ultimo sarebbe bello parafrasare "Bocca di Rosa" dicendo: "che c'è chi la politica la fa per noia, chi se la sceglie per professione e (che sappiamo...) Francesco Bosi né l'uno né l'altro lui la faceva per passione ..." ma il mondo della politica non pullula di vergini dai candidi manti e sono moltissimi coloro che a far politica (da professionisti o dilettanti) hanno il loro buon tornaconto. Il punto non è se si fa politica/amministrazione come unica attività o come terzo impegno di vita, ma se la si fa onestamente o meno, efficientemente o meno.
Water Front Portoferraio