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Per le Categorie economiche ed i Sindacati: Un comune per un'isola

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : lunedì, 13 dicembre 2010

Lunedì 13 Dicembre alle ore 11.30 si è tenuta nella sede della Confederazione Nazionale Artigianato una conferenza stampa nel corso della quale si è ufficialmente presentato il "Comitato per la iniziativa popolare di legge regionale per la fusione dei comuni esistenti all’Isola d’Elba" in breve COMITATO SUL COMUNE UNICO ALL’ISOLA D’ELBA. L'evento, che non è retorico definire storico, segna un passo importante e forse decisivo, compiuto dalle forze dell'economia locale verso una non più rimandabile modernizzazione semplificativa dell'assetto istituzionale dell'Isola d' Elba. Tra la documentazione elaborata consegnata alla stampa il documento che riportiamo qui di seguito: Perché una iniziativa popolare di legge regionale per la fusione dei comuni dell’Isola d’Elba Perché è una procedura che consente – da subito ed attraverso le fasi successive – di verificare l’interesse ed il consenso delle comunità e delle istituzioni rappresentative dell’Isola d’Elba riguardo alla fusione dei comuni esistenti. Infatti, per poter presentare una proposta di legge regionale di iniziativa popolare è possibile, tra l’altro, raccogliere 5000 firme di cittadini che la sostengano. In seguito, presentata al Consiglio regionale la proposta, è prevista la consultazione dei Comuni interessati dalla fusione. Infine, il Consiglio regionale - in caso di orientamento favorevole all’approvazione della proposta di legge – adotta una delibera di indizione del referendum consultivo, senza lo svolgimento preventivo del quale la proposta di legge non può essere approvata. Perché le Associazioni di Categoria si sono fatte carico di costituire il Comitato promotore della proposta popolare di legge regionale per la fusione dei Comuni dell’Isola d’Elba Perché le associazioni di categoria rappresentano il mondo delle imprese ovvero una parte considerevole della forza lavorativa e dell’economia dell’isola. Ed è proprio il mondo del lavoro e dell’economia che sperimenta, quotidianamente e suo malgrado, i limiti e i disagi derivati dal prevalere di una visione municipale, della qualità del governo delle emergenze e della (inadeguata) programmazione del territorio di interesse dell’intera comunità. Un risultato, tra gli altri, è il ritardo dell’Isola d’Elba nella effettuazione delle scelte necessarie per la competitività del sistema delle imprese, con quanto ne consegue in termini di mancata mobilitazione di risorse economiche e sociali. Perché l’Isola d’Elba è un territorio ormai omogeneo dal punto di vista socio economico che ha da affrontare urgentemente, ed in modo comprensoriale, i temi che rappresentano le condizioni per il mantenimento dei livelli di benessere consolidato dell’intera comunità. Connotati ed innovazione del modello di sviluppo locale, livelli e qualità dei servizi e delle infrastrutture, gestione delle risorse e del territorio, sono alcuni dei temi che le Associazioni di Categoria desiderano affrontare con le Istituzioni, avvertendo la necessità di indirizzi univoci e di capacità di impegno di lungo periodo su piani, programmi, progetti. Per questo riteniamo che un nuovo assetto istituzionale che approdi al Comune Unico dell’Isola d’Elba, pur non surrogando la discussione di merito delle questioni menzionate, possa agevolare l’individuazione delle priorità, la programmazione conseguente e la ricerca delle risorse necessarie. Perché riteniamo che il Comitato promotore debba essere aperto ai rappresentanti delle Istituzioni, della società civile organizzata e di singoli cittadini che ne condividano le finalità Perché riteniamo che la raccolta delle firme per la presentazione della proposta di legge debba trovare da subito il più ampio sostegno possibile in tutto il tessuto della comunità elbana. Perché intendiamo l’intero svolgimento del processo che dovrà portare all’approvazione della legge come un fatto democratico; un’occasione di partecipazione che ha lo scopo di fornire informazione ai cittadini affinché possano esprimersi in modo libero e consapevole. Il periodo della raccolta delle firme dovrà essere utilizzato per illustrare i contenuti e gli effetti della proposta di legge per sgombrare il campo della discussione di merito dai luoghi comuni e dai timori infondati. L’adesione o il sostegno ampio al comitato da parte di Istituzioni, Associazioni, Ordini, forze politiche e sindacali consente una più capillare capacità di contatto verso tutti i componenti della comunità elbana. Perché l’esistenza di un soggetto associativo che sostiene apertamente il Comune unico è un incentivo per tutti a manifestare la propria opinione. Perché si ritiene che sia vantaggioso istituire il Comune unico La semplificazione istituzionale non è un valore in sé; non lo è soprattutto quando la complessità è gestita attraverso capacità di governo, di programmazione, di mediazione, di impegno di lungo periodo in grado di portare a sintesi interessi e bisogni diversi che chiedono tutti soddisfazione. Avvertiamo che oggi non è così. Avvertiamo - invece - che il bisogno di governo che i cittadini e le imprese richiedono rimane insoddisfatto. Riteniamo che, nella nostra situazione, la semplificazione istituzionale – cioè la fusione degli otto comuni esistenti in uno solo - sia di aiuto alla elaborazione di scelte di governo univoche in grado di offrire una prospettiva di crescita all’Isola d’Elba. Inoltre, la fusione dei comuni può comportare un’accresciuta capacità dell’Isola di rappresentarsi all’esterno, nei rapporti istituzionali e nel marketing territoriale (non solo turistico). Ci sono poi alcune ulteriori implicazioni: di ordine economico finanziario: infatti, ai comuni che si fondono vengono garantiti, per un periodo di dieci anni, oltre ai contributi regionali, anche contributi statali straordinari aggiuntivi rispetto ai contributi già spettanti; di prossimità alle comunità locali: il mantenimento dei Municipi presso ognuno degli attuali Comuni assicura ad ogni cittadino la fruibilità dei servizi senza doversi muovere; di maggiori efficienza, efficacia ed economicità dei servizi: l’accorpamento delle strutture amministrative consente di liberare risorse economiche e di personale da destinare all’ampliamento ed al decentramento dei servizi; di selezione e qualificazione degli amministratori: la riduzione del numero di sindaci, assessori, consiglieri, segretari generali e dirigenti – oltre a ridurre l’esborso per emolumenti – impone alle forze politiche una maggiore selezione degli amministratori e all’amministrazione comunale un più netto indirizzo manageriale nella gestione dei servizi.


Elba Mappa 350

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