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Il Cigno: Case a Punta della Rena come Villaggio-Paese: contro ambiente e mercato

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 08 dicembre 2010

“Sospettavamo, nonostante le “rassicurazioni” del Sindaco, che qualcosa non quadrasse, nella vicenda delle “villette del Water Front” - dice il portavoce di Legambiente dell’Arcipelago Umberto Mazzantini - da troppi mesi attendevamo infatti che la giunta portoferraiese si degnasse di incontrarci (con Italia Nostra ed il WWF), come ci era stato promesso, per discutere le scelte urbanistiche dell’Amministrazione per quanto riguarda le aree costiere, da quanto leggiamo e dai calcoli che stiamo facendo, comprendiamo il perché della titubanza. Anche tutta la storia della Valutazione ambientale strategica (Vas) non è una nostra fissazione burocratica è un problema essenziale che mette in discussione tutto il procedimento e che per noi rimane aperto” L’Ambientalista continua spiegando: “Da quel che capiamo stiamo ragionando di oltre cento unità abitative, in parte ricavate da riconversione di volumi esistenti, in parte costruite ex-novo, che non andrebbero certo a risolvere i problemi dei senzatetto o delle “nuove famiglie”, se questa è la “ciccia” che sostiene il Water Front, non possiamo che continuare ad opporci” Ma ci sono margini di manovra, c’è la possibilità che la costa portoferraiese sia risparmiata da questa nuova cementificazione? Mazzantini risponde azzardando un paragone con la vicenda del Villaggio Paese di Rio Marina. “E’ abbastanza incredibile che queste previsioni di edificazione vengano fatte con un mercato immobiliare in crisi e con l’Elba piena di cartelli “vendesi” e “affittasi", il mercato è ultrasaturo e la scarsità di denaro in circolazione, al momento rendono problematica la realizzazione di operazioni come quella del villaggio-paese piaggese o come il water-front, ma non possiamo avallare un quadro normativo che favorisce la rendita come “compensazione” dell’investimento produttivo (che evidentemente tanto produttivo non è) e correre il rischio di cementificazioni prossime venture in aree delicatissime dal punto di vista paesaggistico e ambientale. Ci chiediamo dove siano comitati e albergatori di fronte a queste colate di cemento in arrivo”. Non c’è quindi differenza tra compagini amministrative di segno diverso? In teoria la sinistra dovrebbe essere più sensibile e più attenta ad un uso cosciente del territorio, ma spesso alle dichiarazioni di principio non seguono comportamenti virtuosi: “Diciamo che incominciamo ad essere stufi – afferma - dell’ambientalismo declamato quando poi si finisce per razzolare molto male, come è accaduto a Portoferraio, sempre per restare in ambito costiero, con l’operazione del cosiddetto “eco-albergo” del Garden che è un’eco-presa in giro. Se si pensa di renderci digeribile il calcestruzzo piantando edera o basilico o pannelli solari e micro-eolico sui tetti si è proprio sbagliato strada”.


Goletta Verde NO Water Front

Goletta Verde NO Water Front