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Cavo: Implementazione dei servizi marittimi? Sì, ma per tutti

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 05 dicembre 2010

Nei vostri articoli con cui mettete giustamente in risalto la implementazione delle corse all'Elba ed i vantaggi che ciò produce al turismo elbano. Assai meno vantaggi invece detta implementazione produce ai viaggiatori residenti e non dei periodi non balneari, in particolare sulla tratta Piombino-Cavo dove sono tuttora previste-volantino alla mano-quattro corse in andata e tre al ritorno o viceversa, ma dove di fatto il servizio risulta draticamente ridotto con modalità di avviso veramente fastidiose e che offendono l'intelligenza delle persone. Operativamente accade che anche quando confermate telefonicamente poche ore prima, parecchie corse vengono sospese senza adeguato preavviso, pur quando le condizioni climatiche e marine appaiono tali da consentire la traversata e/o l'approdo al Cavo. L'utente di solito ne viene a conoscenza solo quando si presenta a fare il biglietto. Ciò si traduce in un vero e proprio smacco per i passeggeri i quali frequentemente programmano i loro viaggi in relazione a necessità, talvolta impellenti, o riguardanti addirittura la loro salute. Inoltre, la previsione dei viaggi su Cavo ha portato ad una riduzione delle corse su Rio Marina con cancellazione di quella del primo pomeriggio in vigore a tutto lo scorso anno, e quindi con un danno oggettivo alla popolazione locale. Per non accrescere la rabbia e per non perdere in credibilità e prestigio, meglio sarebbe che la compagnia che si è presa l'impegno ad effettuare tale servizio pubblico, riducesse il numero delle corse programmate e spesso non effettuate (forse per la mancanza di precisi ritorni economici), magari ad una o due al giorno ma effettuate con regolarità. Un gruppo di abitanti del Cavo Gentili Signori Gli articoli a cui avete fatto riferimento (pervenutici dal Comune di Rio Marina e dalla Associazione Albergatori) sono stati da noi pubblicati (come d'uso) in forma integrale, e non riportavano come spesso (anche in questa occasione) un commento della redazione. Più che "nostri" sono quindi da considerare "ospitati" Ciò premesso crediamo che quanto sollevate abbia sostanza e fondamento e che è vero, e non soltanto per quanto riguarda le corse sul Cavo, che da parte dell'armamento privato si verifichino, specie in bassa stagione, una gestione almeno "disinvolta" degli orari ed un frequente annullamento delle corse per "cause meteo" pure in momenti nei quali le condizioni del mare non sono affatto proibitive. Insieme ad un altro ventaglio di ragioni, anche la eccessiva dipendenza dalla convenienza commerciale nelle scelte che i privati compiono (o se si preferisce debbono compiere) rafforza la nostra convinzione della inopportunità della privatizzazione di TOREMAR ed il nostro timore che le scelte compiute dalla Regione Toscana finiscano per rivelarsi alla lunga un micidiale errore, un figlio tardo e brutto di quella "sbornia liberista", i cui fumi purtroppo sembrano ancora non del tutto smaltiti, anche da forze politiche come il PD che professano (riteniamo in buona fede) la primazia dell'interesse sociale e pubblico.


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