La classe politica elbana non finisce di stupire. Stasera, navigando sul sito del Fatto Quotidiano, sono incappato in un video titolato “Per la vita” dove un gruppo di sfiatatissimi onorevoli canta una demenziale filastrocca con un gruppo di bambini (chiamate il telefono azzurro, denunciate i genitori….) in difesa della vita. Sergio, non te ne consiglierei la visione (comunque mai dopo i pasti….) se non per il fatto che, insieme ad una starnazzante Santanchè, ad uno stranamente euforico Larussa, un doppiato Bondi, Castagnetti, Verdini etc, insomma il meglio del mondo cattolico e del volontariato, non apparisse lui, il Bosi in persona, coniugando il lucido pensiero (leggi il testo…) con la nota tradizione canterina di noi italiani. L’amore per la vita, il rispetto dei valori, la coerenza con lo stile di vita di molti dei protagonisti di questo video ne fanno un cult imperdibile. Sergio, lo so che lo farai: andrai a vederlo, ma te lo sconsiglio. Non dirmi, poi, che non te l’avevo detto. Walter Tonietti Caro Walter sono sopravvissuto, e per spianare la strada a chi volesse fare l'esperienza indico qui di seguito pure l'URL (forse nel caso sarebbe meglio chiamarlo "BERC") del sito che ospita la onorevole performance: http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/12/03/per-la-vita-limbarazzante-coretto-dei-politici-pro-life/80082/ Ma gli starnazzi di questa gente non solo musicalmente (se esistesse il reato di vilipendio dell'intonazione sarebbero da arresto) assurda che si autodefinisce "per la vita", come se si potesse stare "per la morte", non sono il peggio che l'oscurantismo cattolico ci offre in questa giornata. Se il ripetitivo coretto può spingere al sorriso, non ci si può a mio avviso che incazzare per la provocatoria, disgustosa, barbara iniziativa di chi ha annunciato di voler celebrare "la giornata di coloro che soffrono in stato vegetativo e di chi li assiste" nella ricorrenza della morte vegetativa (quella vera, della coscienza e del pensiero era occorsa anni ed anni prima) di Eluana Englaro. Caro Walter, forse perché da troppo poco tempo ho visto prematuramente spengersi la vita in una persona che mi era cara, e proprio perché avrei fatto qualsiasi cosa perché quella sensibilità e quella intelligenza avessero potuto continuare a vivere e manifestarsi, credo di poter immaginare la sofferenza ulteriore, la profondità della coltellata che costoro che si proclamano maestri di carità e di pietà, hanno strumentalmente inferto ad un padre che aveva fatto tutto quello che poteva per custodire la vera vita e la dignità post-mortem di una figlia. E allora Walter visto che nel segno di una canzonetta bischera abbiamo iniziato questo ragionamento, prima scherzoso e poi cupo, terminiamolo (come in un'altra occasione) con i versi di un'altra "canzonetta", un po' più profonda, scritta da Francesco Guccini tantissimi anni fa, ma che temo destinata a rimanere a lungo (troppo a lungo) attuale: "Da morte nera e secca, da morte innaturale, da morte prematura, da morte industriale, per mano poliziotta, di pazzo generale, diossina o colorante, da incidente stradale, dalle palle vaganti d'ogni tipo e ideale, da tutti questi insieme e da ogni altro male, libera, libera, libera, libera nos Domine! Da tutti gli imbecilli d'ogni razza e colore, dai sacri sanfedisti e da quel loro odore, dai pazzi giacobini e dal loro bruciore, da visionari e martiri dell'odio e del terrore, da chi ti paradisa dicendo "è per amore", dai manichei che ti urlano "o con noi o traditore!", libera, libera, libera, libera nos Domine! Dai poveri di spirito e dagli intolleranti, da falsi intellettuali, giornalisti ignoranti, da eroi, navigatori, profeti, vati, santi, dai sicuri di sé, presuntuosi e arroganti, dal cinismo di molti, dalle voglie di tanti, dall'egoismo sdrucciolo che abbiamo tutti quanti, libera, libera, libera, libera nos Domine! Da te, dalle tue immagini e dalla tua paura, dai preti d'ogni credo, da ogni loro impostura, da inferni e paradisi, da una vita futura, da utopie per lenire questa morte sicura, da crociati e crociate, da ogni sacra scrittura, da fedeli invasati d'ogni tipo e natura, libera, libera, libera, libera nos Domine, un abbraccio
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