Il 27 novembre 2010 si è svolto un Consiglio Comunale a Capoliveri. Fra i punti all’o.d.g. c’era anche la discussione di una mozione, presentata dai Consiglieri di minoranza del Gruppo Liberi, a sostegno della proposta di Legge presentata dal “Comitato Scuole Elbane”. Il Consiglio Comunale ha votato all’unanimità, con due astensioni in seno alla maggioranza, il sostegno alla proposta, Sono state proprio queste due astensioni che ci hanno fatto riflettere. Una ad opera del Consigliere di maggioranza Stefano Luzzetti, un giovane che dovrebbe ancora avere molti contatti con il mondo della scuola, vista anche la professione di guida turistica da lui svolta. L’altra, ad opera della Consigliere, anch’essa di maggioranza, Prof. Barbara Deiana. La riflessione è scaturita non tanto dall’astensione, quanto del commento a spiegazione della stessa: “Ma se io andassi a lavorare a Livorno, quale vantaggio ne trarrei?” L’affermazione è grave: 1) perché in questo modo la Consigliere Barbara Deiana ha mostrato di anteporre i suoi vantaggi personali a quelli della collettività; 2) Perché la Deiana, in quanto docente, non può non conoscere la gravità dei problemi che in questo momento affliggono la scuola, e, in special modo la scuola elbana. Proprio tali problemi avevano portato il” Comitato” a richiedere alcuni provvedimenti volti ad incentivare i docenti Continentali a scegliere l’Elba, in modo che i nostri studenti non restassero penalizzati dai ritardi nelle nomine, dovuti al rifiuto da parte di molti docenti, di venire all’Elba. Non solo, i provvedimenti, nel tempo, avrebbero avuto un ritorno positivo anche sui docenti elbani, che, sia in virtù del maggior punteggio maturato, sia in virtù del fatto che i docenti continentali, dopo 3 anni di Elba, avrebbero avuto più possibilità di nomina nel continente, lasciando così liberi per gli Elbani, i posti nelle scuole dell’Isola. 3) Vogliamo comunque trovare una giustificazione alla Prof. Deiana: possibile che sia arrivata al consiglio impreparata? Che non abbia neanche aperto le cartelline dei lavori consiliari? Che queste siano state messe a disposizione dei consiglieri all’ultimo momento? 4) Dimenticavamo: oltre alle due astensioni, si è fatta notare l’assenza del Vicesindaco Gelsi, delegato alla Cultura, che al momento della presentazione della mozione ha abbandonato l’aula, adducendo che “aveva da fare” La Cultura si differenzia dall’Istruzione e, fra il discutere della scuola e l’organizzare un altro weekend bellico, quale pensate che potesse essere fra le priorità del nostro Vicesindaco? In ogni caso al cittadino che deve essere Amministrato verrebbe da dire: “ Ma chi ci governa?” Altro spunto di riflessione ci è stato dato dall’atteggiamento del Dr.Barbetti, Sindaco di Capoliveri. Il Dr. Barbetti, non si degna di alzare la mano in sede di votazione, Contravvenendo in tal modo al 1° comma dell’art.25 del Regolamento sulle adunanze del Consiglio Comunale che dispone: “ L’espressione del voto è di norma palese e si effettua per alzata di mano, soggetta a controprova”. Non esiste quindi nessuna normativa che consenta al Sindaco di tenere, in sede di votazione, un comportamento diverso da quello degli altri consiglieri. In un Consiglio Comunale, che è l’organo volitivo dell’Amministrazione, il Sindaco è un membro al pari degli altri, un primus inter pares. Allora perché il permanere di questo atteggiamento già più volte contestato? Se il Sindaco non ritiene di scomodarsi per far conoscere ai suoi concittadini la sua volontà, e insiste nel tenere un comportamento che definire “mancante di rispetto” è usare un eufemismo, in una situazione di norma semplice, come una votazione, quale atteggiamento potremo aspettarci quando ad essere in gioco saranno questioni più importanti e coinvolgenti? Anche qui l’unica frase che ci viene in mente è: “ Ma chi ci governa?”
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