Torna indietro

Proposta di un Manifesto per l'Elba

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 26 novembre 2010

Noi Cittadini dell'Elba non chiediamo nuove forme di assistenzialismo se vogliamo le zone franche insulari per diversificare la nostra economia con l’introduzione di tecnologie leggere e innovative, nonché lo sviluppo del settore informatico, come pure se rivendichiamo un sostegno per la produzione di energia da fonti rinnovabili, e anche la promozione e la commercializzazione dei prodotti agroalimentari tradizionali e della pesca, oppure se reclamiamo un macchinario per la dissociazione molecolare dei rifiuti (con la conseguente sospensione dell’ecotassa), o impianti per erogare acque idonee al consumo umano (potabilizzatori e desalinizzatori). Non è assistenzialismo se esigiamo che il metanodotto approdi all’Elba, o che il prezzo del traghettaggio sia più equo e, in ogni caso, invariabile sia durante la settimana sia nell’arco dell’anno, oppure se siamo contrari alle barriere per l'Elba sul porto di Piombino. Così come non è assistenzialismo se ci opponiamo alla declassificazione dell’aeroporto, e alla chiusura del punto nascita. Per fare questo, comunque, occorre un patto unitario fra cittadini, istituzioni e forze politiche, imprese e associazioni economiche e sociali. Chi è contrario lo dica! Noi Cittadini dell’Elba vogliamo un patto unitario, organico e armonico per la difesa e il rilancio della nostra Isola, e per dare agli elbani le stesse garanzie e le uguali opportunità dei cittadini che vivono sulla terraferma. Un patto per assicurare il mantenimento e la qualità dei servizi essenziali con standard più bassi e sostenibili dalle comunità isolane da parte dello stato, delle regioni e delle province. Un patto per l’efficienza delle prestazioni vitali con particolare riferimento alla scuola e alla formazione, alla sanità e ai servizi socio-assistenziali, alla continuità territoriale e ai trasporti, allo smaltimento dei rifiuti e all'ambiente, alla protezione civile e ai servizi postali, giudiziari e agli altri presidi periferici dello stato. Un patto per un territorio che con un solo comune parli con una sola voce forte e chiaro, e abbia una programmazione economica e una pianificazione territoriale unitaria. Un patto per il mantenimento dei municipi, custodi delle tradizioni storico-culturali locali, del nome, del gonfalone e dello stemma del vecchio comune, e luogo per appagare i bisogni primari dei cittadini. Un patto per un Parco Nazionale che coniughi i bisogni economici e sociali degli abitanti con le risorse ambientali dei territori insulari, e per un Parco Minerario che risolva le questioni col demanio.


carta sentieri parco

carta sentieri parco