Torna indietro

A Sciambere della Lettera Aperta al Presidente della Regione Toscana

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 24 novembre 2010

Caro Presidente Lasci che un suo elettore discretamente critico (che ad esempio non condivide le sue scelte in merito ai servizi marittimi, ed ha non poche perplessità su quelle sanitarie che toccano l’Elba) si congratuli con lei per la decisione di accogliere una parte dei rifiuti napoletani. Anche se apparentemente potrebbe sembrare che “poco ci azzecchi” mi torna alla memoria la risposta secca e dura che Sandra Bonsanti dette a chi le chiedeva conto, nel giorno del primo trionfo elettorale di Berlusconi, dell’ “anomalia” della Toscana dove i candidati della sinistra avevano vinto in tutti i collegi: “Perché la Toscana – disse - è una regione colta”. Credo che più o meno uguale sintesi si potrebbe usare per rispondere a chi chiede il perché andiamo ad ospitare una parte della “monnezza” partenopea: “Perché la Toscana è una regione civile”. Caro Presidente, in altra occasione mi sono ritrovato a scrivere che “ … l’Elba è da considerarsi culturalmente una frazione di Meridione dove per incidente storico e non ovunque si parla toscano … ” e le confesso che guardo sempre con un certo sospetto le manifestazioni di locale, provinciale e patrio regionale orgoglio, convinto come sono che un troppo sperticato amore per le proprie radici e della propria specificità locale, non temperato dal sentirsi comunque cittadino del mondo, produca un ottundimento della mente, sia seme di intolleranza e di ogni male che ne deriva … eppure lei Presidente è riuscito, annunciando la disponibilità a dare una mano a quegli sfortunati “fratelli d’Italia”, a farmi sentire orgoglioso si essere cittadino di questa regione, la ringrazio sergio rossi P.S. Non si angusti più di tanto per le critiche legaiole, né spenda troppe delle sue preziose energie nel tentativo di essere universalmente compreso, perché anche alla buona volontà c'è un limite e perché “a lava’ il capo a’ ciuchi ci si perde tempo e sapone”


enrico rossi

enrico rossi