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La Toscana apre le discariche ai rifiuti di Napoli, la Lega protesta

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 24 novembre 2010

«La Lega Nord Toscana dice “no” ai rifiuti campani accolti nelle nostre discariche e lo fa presentando una mozione in Consiglio Regionale. Il problema dei rifiuti a Napoli persiste ormai da decenni. Nonostante l’impegno dei vari Governi che si sono avvicendati alla guida del Paese, la situazione è andata sempre peggiorando. Sintomo, questo, che in Campania manca proprio la volontà e l’organizzazione per poter risolvere questa piaga. Tutte le Giunte (regionali, provinciali e comunali) campane hanno preferito scaricare le proprie responsabilità sui Governi nazionali anziché cercare una soluzione definitiva con gli strumenti a loro disposizione. Pure l’Unione Europea se n’è resa conto. Tanto ci sono sempre le altre Regioni che si accollano lo smaltimento dei loro rifiuti… In un’intervista dello scorso martedì 5 ottobre sul quotidiano “Il Tirreno”, l’assessore all’Ambiente della Regione Toscana, Anna Rita Bramerini, dichiarò che anche la Toscana ha le proprie difficoltà nello smaltimento dei rifiuti. E questo è dimostrato dalla capacità di stoccaggio residue delle nostre discariche che, secondo la stessa assessore, destano non poche preoccupazione. La Bramerini dichiarava che, per non fare la fine della Campania, la Toscana avrebbe dovuto realizzare diversi tipi di impianti a tecnologia complessa in modo tale da ridurre notevolmente lo sversamento in discarica dei rifiuti. Nonostante Rossi se la prenda soltanto con la Lega e con Formigoni, anche altre regioni di sinistra come l’Umbria, la Liguria e l’Emilia Romagna, nonostante Rossi affermi il contrario, hanno rifiutato la spazzatura della Campania. Anche l’autonoma Valle d’Aosta ha detto “no” ai rifiuti campani. Ma per Rossi, la Lega e Formigoni sono egoisti, i suoi compagni no. Il bello è che queste regioni hanno rifiutato la “monnezza” campana sia per una questione di principio di responsabilità, sia per motivi di spazio nelle discariche analoghi ai nostri. Su un’emergenza rifiuti prevista per il 2011 si era espresso a suo tempo anche l’ex Presidente della Regione Claudio Martini. Rossi, invece, nonostante l’emergenza rifiuti che colpisce diverse zone della Toscana come, per esempio, l’Isola d’Elba, invece di pensare a risolvere i problemi in casa propria, pensa a quelli degli altri, soprattutto di quelli che vivono di politiche parassitarie. Gli impianti di smaltimento dei rifiuti in Toscana risultano già insufficienti per il nostro fabbisogno regionale, figuriamoci per quello degli altri. Pensiamo alle discariche in situazione di pre-emergenza come quella di Podere Rota a Terranuova Bracciolini in provincia di Arezzo, o come quella del Cassero in provincia di Pistoia, provincia nella quale c’è un inceneritore a Montale che ha perfino generato un innalzamento dei tumori. O come la discarica di Pioppogatto a Massarosa, in provincia di Lucca, che ha l’inceneritore fermo perché posto sotto sequestro, o quella quasi satura di Molazzana, nel garfagnino. Provincia di Lucca che conta anche un altro inceneritore fermo, ossia quello di Castelnuovo Garfagnana. E non dimentichiamoci la discarica di Case Passerini a Firenze… Ma, poi, si parla tanto di Federalismo e la Campania fa sempre come le pare? Ogni regione deve lavorare per permettersi l’autosufficienza non solo economicamente, ma anche nello smaltimento dei rifiuti attraverso adeguati strumenti che permettano di ridurre considerevolmente la quantità di rifiuti prodotti e stoccati».


alberto da giussano

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