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Arsenico nelle acque di condotta: Note più tranquillizzanti di ASA e Regione

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 24 novembre 2010

Come avevamo già segnalato qualche giorno fa, prima che il "caso" esplodesse, la Commissione Europea preposta ha deciso di obbligare l'Italia ad erogare ai suoi cittadini acqua potabile contenente una quantità d’arsenico nei rigidi parametri stabiliti, ponendo fine al regime di deroga in virtù del quale anche le acque delle condotte isolane sono rientrate tra quelle consumabili. Gli 8 comuni elbani fanno tutti parte dei 128 italiani (16 in Toscana, su un totale nazionale di 8000) che sarebbero secondo i parametri l'U.E. fuori norma. Ora, pure se gli "sforamenti isolani" dei parametri europei, oltre che a risultare temporanei non paiono numericamente drammatici, è comprensibile, tenuto conto della pessima fama dell'arsenico (cancerogeno, assumibile anche attraverso le acque di cottura dei cibi e, anche se in misura lieve, per contatto con l'acqua usata per laversi) che la notizia stia destando una discreta apprensione all'Isola. Sulla questione oggi intervengono sia l'ASA che l'Assessore Regionale Bramerini che trattano la questione come reale ma non allarmante, e comunque in via di superamento. ASA: La Qualità dell'acqua in ATO5 In questi giorni sono state diffuse molte informazioni circa la qualità delle acque potabili e le deroghe riferite al superamento temporaneo dei parametri previsti dalla UE. Trattandosi di un argomento molto complesso, si corre il rischio di generare incomprensioni o allarmismi nella cittadinanza. Ci preme pertanto fare un chiarimento, il più esaustivo possibile. Innanzitutto occorre precisare che le problematiche di qualità dell’acqua in ATO5 derivano tutte esclusivamente dalle caratteristiche geologiche dei terreni in cui scorrono le acque che vengono prelevate. In nessun caso si tratta di problemi derivanti da inquinamenti indotti da attività umane. Quindi gli interventi effettuati o da fare consistono nel correggere i chimismi delle acque che da sempre hanno queste caratteristiche. Per maggiore comprensione, descriviamo la situazione per ognuno dei Comuni che sono stati oggetto della decisione della CE. Si sottolinea che per tutti gli altri Comuni non compresi nella presente relazione non sussistono problemi di qualità delle acque. Arsenico. In Alta Val di Cecina vi sono problemi legati all’arsenico nel Comune di Pomarance, ma esclusivamente nella frazione di Montecerboli, dove i valori oscillano fra 20 e 40 microgrammi/litro e interessano una popolazione pari a circa 800 abitanti. La frazione è servita dal 1939 dallo storico acquedotto della Carlina, le cui sorgenti principali hanno un contenuto di arsenico maggiore di 50 microgrammi/litro. I contenuti di arsenico oggi presenti a Montecerboli sono stati ridotti grazie alla miscelazione con le acque della rete Enel di Larderello. A breve è prevista la realizzazione di un impianto per l’abbassamento dei valori di arsenico, che entrerà in funzione entro il 2010 e che consentirà di riportarli al di sotto della soglia minima prevista dalla UE di 10 microgrammi/litro. Castelnuovo Val di Cecina è approvvigionato, sia dall’acquedotto della Carlina, le cui sorgenti, come già detto, hanno valori di arsenico superiori a 50 microgrammi/litro, sia da pozzi posti in prossimità del fiume Pavone, le cui acque contengono valori di arsenico prossimi alla zero: la miscelazione di queste due fonti di approvvigionamento (Carlina e Pavone) ha consentito oscillazioni da 1 a 20 microgrammi/litro, su 17 analisi eseguite nel 2010. Sebbene a Castelnuovo Val di Cecina non vi siano problemi di superamento del limite di 20 microgrammi/litro, è previsto un impianto di abbattimento dell’arsenico che permetterà di raggiungere valori nei limiti di parametro (10 microgrammi/litro). Per il comune di Radicondoli, si prelevano acque nella stessa zona delle sorgenti della Carlina, ma sul versante di Rimaggio, i cui contenuti di arsenico oscillano intorno ai 34 microgrammi/litro. Qui è previsto un impianto, i cui lavori partiranno nei prossimi giorni (stagione permettendo, dovendo andare a lavorare all’interno di aree boschive) e che sarà realizzato entro il 2010. In merito all’Arsenico in Val di Cornia, nei Comuni di Campiglia Marittima, Piombino e Suvereto abbiamo oscillazioni da 1 a 16 microgrammi/litro, con un valore medio di 10,5 microgrammi/litro su 32 analisi effettuate nel 2010. Siamo perciò sempre sotto il valore previsto dalla UE per la deroga dell’arsenico e molto vicini al valore indicato come obiettivo finale. Entro il 2012 è previsto l’abbattimento dell’arsenico sotto il limite di parametro. Per quanto riguarda l’Isola d’Elba, su 62 analisi del 2010, il valore medio di arsenico è di 6,5 microgrammi/litro: i valori possono arrivare a 19 durante i periodi di maggior consumo. La risoluzione del problema arsenico per la Val di Cornia vale anche per l’Elba, poiché questa è approvvigionata dal continente tramite una condotta sottomarina che proviene da Piombino. Boro. Nel Comune di Montecatini Val di Cecina esiste una sorgente storica, Macinaia, che contiene tracce di boro. A Montecatini i valori di boro oscillano fra 0,1 e 1,5 milligrammi/litro, con valore medio pari a 1,2, quando il limite massimo di deroga è 2 e il limite di parametro è 1 milligrammo/litro. Per la risoluzione del problema si provvederà attraverso miscelazione con acque di falda locali. E’ infatti in programma per l’anno 2011 un tratto di condotta che collega Montecatini Val di Cecina con Ponteginori. In Val di Cornia, i valori relativi al boro delle analisi del 2010 sono: per San Vincenzo da 0,9 a 2,4, con media di 1,6 milligrammi/litro; per Suvereto da 1 a 2,4, con media di 1,9 milligrammi/litro; per Campiglia Marittima da 1,7 a 2,3, con media di 1,8 milligrammi/litro; e per Piombino da 1,9 a 2,8, con media di 2,5 milligrammi/litro. La normativa consente una deroga fino al valore di 3 milligrammi/litro fino al 31 dicembre del 2012. Entro tale data il valore scenderà, dai valori storici delle falde della Val di Cornia, di 5,5 milligrammi/litro, passando per quelli attuali di 2,2 milligrammi/litro, al valore di parametro di 1 milligrammo/litro. ASA sta mettendo in campo tutte le azioni previste dal Piano degli Investimenti per arrivare puntuale all’appuntamento, nonostante le gravi difficoltà che la singolarità geologica di una presenza così massiccia di boro comporti. In tutta l’Isola d’Elba, su 109 analisi del 2010, abbiamo un valore medio di 1,7 milligrammi/litro, con valori oscillanti tra 0,05 e 2,7 milligrammi/litro. Il problema deriva dalla presenza di boro nelle acque continentali, che arrivano dalla Val di Cornia, e si manifesta prevalentemente nel periodo estivo quando gli apporti sono maggiori, di meno negli altri mesi quando la fornitura è minima. La soluzione di questo problema è vincolata alle stesse tempistiche di quelle della Val di Cornia: entro il 31 dicembre 2012, ASA lavorerà affinché si rientri nel valore di parametro di 1 milligrammo/litro. Infine, una puntualizzazione che riguarda il Comune di Cecina. Nel 2011 non saranno previste richieste di deroga per limiti diversi da quelli massimi indicati dalla CE per quanto riguarda il boro: perciò il Comune di Cecina non sarà più in deroga, essendo completati gli interventi pianificati. Si ribadisce che in tutti i Comuni non menzionati nella presente relazione non sussistono problemi di deroghe dell’acqua potabile. A.S.A. La Regione «Stiamo lavorando per velocizzare la realizzazione degli impianti» La questione arsenico nell'acqua in Toscana è in via di risoluzione. Per uscire dalla attuale situazione di criticità che si è verificata in alcuni comuni della Val di Cornia, della Val di Cecina e dell'Isola d'Elba, la Regione Toscana, insieme al gestore del servizio idrico e alle Asl, sta mettendo in atto una strategia mirata di interventi. Grazie a quattro nuovi impianti la concentrazione della sostanza nell'acqua sarà riportata entro i limiti di legge entro dicembre 2010 nei Comuni di Pomarance e Montecatini Val di Cecina, entro aprile 2011 nel Comune di Radicondoli e entro il 31 dicembre 2012 nei rimanenti Comuni nei quali, peraltro, la concentrazione di arsenico è già adesso entro i limiti fissati dalla Ue. Lo fa sapere l'assessore regionale all'ambiente Anna Rita Bramerini che aggiunge: “Dal mio insediamento, nel maggio scorso, sto sollecitando il gestore a fare gli interventi necessari per velocizzare i tempi di realizzazione degli impianti. In questi giorni insieme ai sindaci dei Comuni interessati, alle Asl e agli enti gestori stiamo intensificando anche i monitoraggi periodici sulla qualità della risorsa idrica che arriva ai rubinetti delle nostre case per tenere costantemente sotto controllo i livelli di arsenico. Ogni tre mesi verificheremo inoltre lo stato d'attuazione degli interventi programmati, in modo da essere certi del rispetto dei tempi e della tempestiva funzionalità degli impianti”. Contestualmente la Regione Toscana si sta attivando per reperire risorse finanziarie che serviranno a dare impulso alla realizzazione degli interventi che permetteranno di risolvere definitivamente il problema in tutta la Toscana. L'efficacia dell'operazione è già stata dimostrata nell'ambito dei Comuni dell'Ato 6 (province di Siena e Grosseto) dove, entro dice mbre, saranno completati e messi in esercizio gli ultimi due impianti a servizio di piccole frazioni dei Comuni di Montieri e Monterotondo marittimo a completamento del più generale programma attuato dal gestore su quasi tutti i Comuni dell'ambito a partire dal 2006. di Chiara Bini da Toscana Notizie


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