Torna indietro

La Toscana ed il Santuario dei Cetacei

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 23 novembre 2010

A Dire-Fare a Firenze in un incontro promosso dalla giunta regionale in cui sono intervenuti tra gli altri l’assessore Annarita Bramerini, Fornaciari , Ventrella, Sereni della regione toscana e numerosi altri tecnici delle Università toscane, dell’ISPRA assessori e amministratori della provincia di Livorno, del comune di Capoliveri, rappresentanti delle associazioni ambientaliste Greanpecace e WWF si è discusso dei problemi del Santuario dei cetacei. Che sia la regione toscana a riproporre la situazione e i problemi di questa speciale area protetta internazionale che non ha certo brillato finora per presenza e iniziativa, conferma l’interesse e l’impegno della giunta regionale che unitamente in particolare alla provincia di Livorno e ai comuni dell’Elba e del Parco dell’Arcipelago perché le cose possano cambiare. Va detto che l’avere inserito nella cosiddetta Cabina di pilotaggio anche i rappresentati della regione toscana e della Sardegna dove finora era rappresentata soltanto la Liguria è un segnale positivo che può contribuire a coinvolgere più efficacemente le nostre regioni e le loro aree protette marino-costiere in programmi e progetti che finora sono mancati o sono rimasti sulla carta. I dati forniti dai tecnici del comitato scientifico del santuario e dell’Università di Siena confermano una situazione difficile per quanto riguarda l’inquinamento del Mediterraneo, le situazioni a rischio per il traffico marittimo e molto altro ancora da cui emerge con chiarezza che il santuario è chiamato ad un ‘governo’ davvero internazionale e che per questo occorre una sempre più stretta e convinta collaborazione tra stati, regioni ed enti locali gestori di aree protette nazionali, regionali e siti comunitari. La Toscana sta cercando di fare la sua parte ed è una buona notizia. La regione Liguria che sa sempre ha mostrato interesse e impegno per il santuario in considerazione anche del fatto che a Genova vi ha sede sta facendo altrettanto. Meno presente finora la Sardegna che progetti illustrati e discussi nell’occasione a Firenze come GHIONA che coinvolgono anche la provincia di Livorno potranno però sicuramente aiutare a darsi una mossa. S’intende che è soprattutto Roma che deve battere finalmente un colpo potendo contare innanzitutto sulle regioni e le loro aree protette.


Balena

Balena