Torna indietro

Invito a Firenze e lettera al Signor Gimmi Ori ovvero del minestrone

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 20 novembre 2010

Si rinnova l'invito a partecipare alla manifestazione di Firenze del 22.11.2010 dalle 10,00 alle 13,00 a Piazza Duomo 10, ai cittadini, ai politici senza bandiere, ai sindaci, alle associazioni, ai comitati contro il caro-traghetti, il caro-rifiuti, la sanità, la scuola, i servizi, il metanodotto, il parco e qualunque altra problematica della nostra isola. Pensiamo che ci sia ormai molta stanchezza del teatrino della politica e del continuo bla bla e ci vogliono dei fatti concreti e delle risposte: 1) chi sono gli undici armatori con 450.000 miglia marine e bilanci da 50 a 150 milioni di euro interessati a Toremar ? 2 ) chi é l'assessore regionale con la delega per l'Elba ? 3 ) quando aprirà in Regione l'ufficio per l'Elba ? 4 ) quando ci sarà l'emergenza-urgenza e la rianimazione operativa all'ospedale di Portoferraio come a Cecina ? 5 ) quando ci sarà il referendum per il comune unico e il popolo sovrano deciderà? 6 ) per la par condicio quando sarà iniziato l'iter per la Provincia Elba Arcipelago? 7 ) cosa succederà tra non molto quando la discarica di Rosignano Marittimo sarà esaurita? Buona Giornata a tutti ! Gimmi Ori portavoce del costituendo comitato "L'Elba, e non Lei da sola, é contro il caro-traghetti, vuole orari intelligenti e nessuna barriera al porto di Piombino" Caro Signor Ori Consenta ad un vecchio e convinto fautore della partecipazione popolare alle scelte compiute dalle amministrazioni di formulare alcune osservazioni in merito alle iniziative di cui si fa promotore. Cominciamo dalla grammatica del comunicare: il titolo che si dà un qualsiasi sodalizio temporaneo o destinato a durare deve comunque essere descrittivo NELLA SINTESI delle attività che si intendono gestire; lei si dichiara portavoce di una "costituendo comitato" che per descrivere cosa rappresenti necessita tra una virgoletta e l'altra 100 caratteri tondi tondi e 22 parole. Non bastasse ciò, quel profluvio in forma di titolo, racchiude solo concetti correlati ai problemi dei trasporti marittimi, ma leggendo le domande che lei propone di porre ai governanti della regione (alcune epocali) dalla 2 alla 7 trovo argomenti che, magari saranno pure interessanti, ma che con i servizi marittimi hanno a che vedere solo molto alla lunga o per nulla. Orbene, mi potrò anche sbagliare, ma a me è parso di verificare che i comitati, le libere spontanee associazioni tra cittadini (e mi vengono in mente i virtuosi esempi del Comitato Anti-Tralicci e del Comitato sulla Sanità Elbana, e quello sulla Scuola) riescono ad essere efficaci in ragione di alcuni elementi tra i quali chiaramente emergono: a) la precisa delimitazione dello scopo e degli obiettivi; b) la chiarezza con la quale si espongono le istanze; c) la elaborazione di proposte alternative. Se poi un'associazione di cittadini ha da protestare e da proporre sulla generale organizzazione della società, affrontando un ventaglio ampio di problemi che vanno dai trasporti marittimi alla semplificazione istituzionale, al ciclo dei rifiuti, a quello energetico, alla sanità, alla istruzione, alle complessive politiche regionali e chi più ne ha più ne metta, allora non può più chiamarsi "comitato", o meglio può pure chiamarsi Comitato o Zighibù, ma di fatto va ad occupare (legittimamente) uno spazio che sia la logica che la Costituzione riservano a quelle forme di aggregazione del consenso o del dissenso che comunemente si chiamano "partiti", i quali hanno l'obbligo morale di pronunciarsi sugli eventi sociali, non solo per contestare, ma fornendo indicazioni di soluzione dei problemi che tengano conto dei complessivi bisogni di una comunità. Come dire Signor Ori che io rispetto il sui punti di vista e, per quanto riguarda la vicenda del trasporto marittimo, posso anche almeno in parte condivederli, ma non mi iscrivo certo ad un simil-partito in forma di comitato che fa raffiche di domande, alcune delle quali, mi perdoni, senza capo né culo. Che senso ha chiedere alla regione come fa lei "per la par condicio quando sarà iniziato l'iter per la Provincia Elba Arcipelago?". Par condicio rispetto a chi e cosa? Le risulta forse che qualche soggetto politicamente o socialmente rilevante abbia posto seriamente il problema? Lo pone il Costituendo comitato in 100 lettere? E che minchia c'entra coi servizi marittimi di quelle 100 lettere? E perché dovrebbero condividere le sue domande "i comitati contro il caro-traghetti, il caro-rifiuti, la sanità, la scuola, i servizi, il metanodotto, il parco e qualunque altra problematica della nostra isola"? Esiste un Comitato Contro il Parco? Ne esiste uno contro il caro-rifiuti e sui servizi, sul metanodotto? E quelli veri "seri" e operanti sulla scuola e sulla sanità, dovrebbero venire a Firenze per fare che? A protestare contro il caro-traghetti o a fare da accozzati ingredienti di un generico indistinto minestrone protestatario in cui lei svolgerà la funzione del mestolo? A costituire forse la noce di un futuro partito "Elbanorista" più confuso che persuaso? Ragioniamo di una cosa alla volta Ori, che è meglio, si evita davvero il bla-bla-bla. La saluto


minestrone

minestrone