Torna indietro

Tortolini (PD) Per il futuro dell'Elba è tempo di liberarci dalle partigianerie

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 20 novembre 2010

L’ Elba ha di fronte a se un bivio che il Sindaco di Portoferraio ha ben tradotto con l’affermazione "o si cambia o si muore". Ci sono dei momenti dove chi ha funzioni politiche o di governo, a qualsiasi livello, è di fronte ad una necessaria assunzione di responsabilità, al di la degli schieramenti e delle partigianerie. Quelle stagioni della vita di una comunità dove l’interesse generale deve prevalere nettamente sul comprensibile posizionamento politico o elettorale. Io credo quel tempo sia questo tempo. La crisi generale dell’economia non fa che aggravare la situazione di un territorio che ha nodi irrisolti, di lungo periodo, sulla riconversione del proprio modello di sviluppo, sull’ eccessivo costo della vita e dei servizi, con un sistema di imprese che si misurano spesso con il peso dell’insularità e non con le opportunità di questa tipica caratteristica territoriale. Allora dico con forza: partiamo da ciò che ci unisce, derubrichiamo ciò che ci divide. Questo è lo spirito con cui la giunta Regionale è venuta all’Elba, pronta a ritornarci per dare gambe ad un progetto di territorio che necessariamente deve partire localmente. Ci unisce la costruzione di un livello istituzionale partecipato dagli otto comuni con gestioni associate modulate con una dose di flessibilità. Da li ripartiamo senza sovrapporre discussioni su altri modelli istituzionali su cui ciascuno ha le proprie opinioni, ciascuno farà le sue proposte e la sua battaglia politica. Oggi è il tempo di chiarire un punto nodale: siamo in condizione di mettere in pista un livello istituzionale condiviso in grado di guidare la costruzione di un accordo di programma con la regione su punti essenziali della vita dei cittadini elbani, dentro un processo di risanamento dell’ unione esistente con il concorso della Regione? Io credo di si. Dopo di che si aprirà lo spazio per un accordo regionale che risponda alle questioni sul tappeto da troppo tempo. Un sistema dei trasporti aperto e rispondente alla necessità di continuità territoriale e di competitività del sistema turistico, una politica urbanistica coordinata tra i comuni e ( perché no ?) in variante ai piani attuali che punti sulla qualità del sistema turistico orientato sui servizi, sul potenziamento delle strutture turistiche e che contestualmente produca una riduzione delle previsioni nuove sulla seconda residenza. Una battaglia comune per il buon esito pubblico dei bandi sul trasporto via mare e via aria, una politica precisa, dentro il piano provinciale dei rifiuti, che abbassi il costo di raccolta e smaltimento per i cittadini e le imprese elbane, una politica scolastica che recepisca le buone proposte del comitato che si è formato positivamente attorno a questi temi. Questi e altri sono i punti su si deve discutere. Lasciamo da parte le incomprensioni e le discussioni inutili e proviamo a fare uno scatto ripartendo da ciò che ci unisce. Questa è la proposta del Partito Democratico della Toscana.


matteo tortolini

matteo tortolini