“Fratini ignora troppe cose perché è troppo impegnato a scaldare la propria poltrona invece di star in mezzo alla gente” Così parlò Antonio Gambetta Vianna (presidente del gruppo consiliare Lega Nord Toscana in Regione, presidente nazionale Lega Nord Toscana) che continua: "Rabbrividiamo dall’ignoranza, nel vero senso della parola, ossia di ‘non conoscenza’, di Giovanni Fratini, ex sindaco di Portoferraio e attuale assessore a Rio nell’Elba, nel proprio intervento contro la Lega sul punto nascita di Portoferraio e sul Comune Unico dell'Elba. Se Fratini stesse un po’ più attento alla politica locale e a quella regionale si accorgerebbe che la Lega Nord Toscana ha già lanciato da diversi mesi delle campagne per la costituzione di vari comuni unici. In primis, quello del Casentino, con già oltre 6.000 firme raccolte sulla base della legge regionale menzionata dal buon Fratini a due mesi dal termine ultimo. In secundis, quelli della Montagna Pistoiese (Pistoia), della Val di Nievole (Pistoia) e della Val di Bisenzio (Prato), testando sul territorio, ossia tra la gente, anche questa possibilità per l’Elba. Forse Fratini è troppo impegnato a scaldare la propria poltrona piuttosto che scendere per strada a sentire i pareri e le esigenze delle persone. Rispondendo all'ironia sul termine ‘territorio’, questa parola significa ‘regione geografica’, e per ‘territorio’ si intende, naturalmente, il ‘territorio toscano’. La Lega, inoltre, non è affatto smemorata. Invece di far strumentali polemiche sulla carta stampata come fa la sinistra, infatti, la Lega Nord ha già richiesto al Governo una legge ad hoc per l’Elba, al fine di richiedere lo status di ‘speciale’ per l’isola. In questo provvedimento, rivolto al ministro della salute Ferruccio Fazio e al collega dei trasporti Altero Matteoli, si chiede che ci sia una deroga e, quindi, che non venga chiuso il punto nascita di Portoferraio perché strategico ed estremamente funzionale per il territorio (elbano), ma anche che ci sia continuità territoriale per i cittadini elbani che si spostano ‘in continente’ per motivi di lavoro. Infatti, a Matteoli chiediamo che i cittadini dell’Elba abbiano una corsia preferenziale nei traghetti e non debbano sottostare alla coda dovuta al turismo e vogliamo che introduca una norma affinché paghino molto meno il biglietto del traghetto. Insomma, c’è chi ragiona e fa polemica sui giornali, e chi lavora per il bene della comunità senza alzare la voce e rivolgendosi direttamente a chi di dovere». Caro Giovanni Che colpo apprendere, dopo essermi in anni lontani incazzato con te quando prendevi posizioni che mi parevano un po' troppo populiste, dopo che sono arrivato perfino a dirti che eri il Pippo Baudo della politica elbana in deriva non nazional-popolare ma nazional-piazzapadellistica, che sei diventato un freddo teorico della politica, ancorato alla (lucrosissima) poltrona, chiuso in un grattacielo di vetro e cemento della metropoli riese, impermeabile alla vita e alle passioni del popolo. Che colpo scoprire dopo averti visto a lungo pascere i nipoti ai proletari Giardini delle Ghiaie, che in realtà, sei un ignorante che nemmeno si è informato di cose essenziali per il destino di quelle che un tempo si chiamavano "classi subalterne" come le frenetiche attività dei Legaioli in Val di Nievole, sulla Montagna Pistoiese e udite udite in Val di Bisenzio! Di fronte ad esternazioni di un tale gigante della politica credo tu debba reclinare l'orgogliosa testa e chiedere scusa. Fai ammenda, e come ci indica il grande Gambetta scegli la via giusta: pietire perché Matteoli, dopo aver ottenuto per l'Elba il porto-franco (chi l'ha visto?) ci riservi pure le corsie preferenziali per l'imbarco, sconti sui traghetti (qualcuno dica al gambetta che ci sono già), e corse notturne a domanda tipo taxi, un ospedale non solo con tanto di punto nascite ma anche con un reparto di neurochirurgia, dove George Clooney faccia l'infermiere in ostetricia e per finire "una legge speciale legaiola" che immagino comprensiva di esenzione totale dalle tasse, diritto di edificare "dove minchia ci pare" in deroga a tutto, e diritto a pottabuodiuloeponciaggratisse. Caro Giova' ci mancava pure questo italo-brasileiro-pistoiese (che ci pare una cosa in testa di notevole ce l'abbia: la tinta del capello) a pontificare senza cognizione di causa sui cazzi nostri, come se di ridicoli nostrali non ci se ne avesse di già abbastanza. statti bene P.S. Mi rendo conto che qualcuno troverà da ridire sull'uso di taluni termini decisamente scurrili, lo so, ma quando penso alla canottiera sudata di Bossi, allo sguardo alla ricerca del cervello perduto del Trota, alle ballonzolanti trippe di Borghezio, alle favate razziste del Calderoli-Ridens... le parolacce mi vegono spontanee, se non moccolo per scritto è già grasso che cola
Gambetta Vianna Antonio