Tra qualche giorno la legge 394/91 compie 19 anni. Il 6 dicembre del 1991 è, infatti, la storica data di entrata in vigore di una delle migliori leggi ambientali del Paese, attesa per interi lustri dalla natura d'Italia. Ogni tanto si parla di un suo ammodernamento. Ne ha parlato recentemente a Roma anche l'on.le ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo. Si vedrà se questa legislatura continuerà e se ci sarà l'opportunità di approfondire questo tema. Ma intanto si profila la possibilità che le riserve naturali dello Stato, ricomprese nei parchi nazionali, passino in gestione agli Enti parco. Questo doveva accadere, ai sensi della L. 394/91, già dal lontanissimo 1992! Ma insomma purché sia la volta buona saremmo anche contenti di poterlo annunciare ma, purtroppo, la bozza di decreto che circola in questi giorni ha il sapore amaro della beffa. Le riserve passerebbero ai parchi, cui competerebbe la direzione amministrativa-tecnica-scientifica ma: a) il tutto è rimandato ad un accordo tra i due ministeri competenti che di fatto supera l'autonomia dei singoli enti parco; b) al CFS resterebbero solo gli oneri per il personale, mentre tutte le altre spese ricadrebbero sui parchi nazionali; c) la gestione si svolgerebbe per il tramite delle strutture periferiche che già oggi gestiscono le riserve naturali dello Stato. Ora qui nessuno dubita del gande lavoro svolto dal CFS, ma crediamo che un paio di leggi importanti abbiano stabilito che la gestione di ogni parco nazionale debba essere unitaria, superando cogestioni tra strutture statali che potrebbero essere meno efficaci ed efficienti. AIDAP discuterà di questo tema con i direttori ed i funzionari di parco, con Federparchi, con le associazioni ambientaliste, con le associazioni culturali e di categoria del mondo dei parchi, sabato 20 p.v. a Badia Prataglia, nel Parco Nazionale Foreste Casentinesi, culla stessa della cultura forestale italiana. Tutti sono invitati a partecipare.
Montecristo dall'Elba