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L’area della stazione di Campiglia: un no man’s land vergognoso

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 18 novembre 2010

Dopo due anni di denunce pubbliche sulla mala gestione dell’area stazione nulla è stato fatto dall’amministrazione. Neanche segnalare il sottopasso ciclabile che, evitando di far camminare molti pedoni ignari anche di sera in una strada non illuminata, eviterebbe il rischio di gravi incidenti. La lista Comune dei Cittadini considera la stazione ferroviaria di Campiglia M.ma un’area che dovrebbe essere oggetto fondamentale nelle politiche urbanistiche, turistiche, dei trasporti del comune di Campiglia. Porta di accesso della Val di Cornia, essa è soggetta ad un degrado senza precedenti rappresentato dalla scarsa qualità dei servizi e dalla palese incoerenza nella progettazione urbanistica. A ciò, anche in previsione dei nuovi orari di Trenitalia, si aggiungono i tagli alle fermate che aumentano il quadro di crisi. In quasi due anni di attività abbiamo fatto numerose interpellanze, comunicati stampa, convegni pubblici sulla crisi dell’area, emblema dello sviluppo composito professato dall’amministrazione. Le risposte, quando pervenute, sono sempre state lontane dal dare spiegazioni concrete. Gli scheletri dei capannoni sono sempre presenti e con la scritta “vendesi”; altri cartelloni indicanti aree edificabili sono apparsi; i pneumatici, triturati per diminuirne il volume sono aumentati; il parcheggio iniziato nel 2001 è fermo da oltre un anno creando pericolosi picchi di congestionamento del traffico; tutta l’area ha l’aspetto di una periferia degradata a rischio allagamento d’inverno e letteralmente invasa dalle zanzare d’estate; continua a non essere segnalata la presenza del tunnel ciclabile in stato di quasi abbandono. Il complesso è del tutto disarticolato dal resto del paese e i collegamenti non sono sufficienti. Dopo il breve interessamento dell’amministrazione lo scorso anno in occasione dei tagli di Trenitaila, nessuno ha più sentito parlare della stazione, e il regolamento urbanistico prevede misure inadeguate. Auspichiamo che, ad un impegno maggiormente visibile in commissione trasporti a Roma, si aggiunga anche l’interesse del comune per la qualità della vita dell’area.


stazione di campiglia

stazione di campiglia