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Controcopertina - Coscarella: Progetti scolastici elbani dai Fossi Livornesi

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 11 novembre 2010

...Le occasioni culturali di confronto e di studio scarseggiano sull’isola e la tensione politica è esclusivamente centrata sulla logistica del “polo scolastico”. Enti, associazioni, famiglie, operatori ….dovrebbe essere promosso un tavolo di confronto e di programmazione magari dagli assessori neo nominati, magari con una tavola rotonda e/o una iniziativa di formazione… . E pensare che sono oramai almeno 10 anni che ASL e SCUOLE lavorano su progetti interistituzionali per i disturbi dell’apprendimento, con qualche finanziamento che attinge al “piccolo ed esamine pozzo dell’autonomia scolastica”.Sarebbe interessante creare un osservatorio scolastico interistituzionale….magari delle realtà delle piccole isole, con le presenza di docenti, dirigenti scolastici e rappresentanti delle famiglie, in collaborazione con l’osservatorio scolastico provinciale: quest’ultimo appare essere assai poco propositivo e distante dalla realtà locale….. (tratto da Elba Report del luglio 2009) . Così nel luglio 2009 lo scrivente concludeva un intervento sulla stampa locale, giusto per esortare un livello politico che appariva assopito. Oggi nel 20101 i comuni dell’isola non hanno ancora risposto. Con qualche eccezione il silenzio è stato assoluto, in particolare pesa l’assenza del comune capofila, assai disinteressato della storica attività interistituzionale di collaborazione fra scuole e servizi socio sanitari della ASL di zona. Difatti l’ultima conferenza zonale dei servizi scolastici risale ad almeno cinque anni or sono, sono mancati (in questi ultimi anni ) incontri tematici per la preparazione del Profilo di Salute Territoriale (propedeutico alla programmazione socio-sanitaria dei servizi !) ed alla recente pre-conferenza dei servizi preposti alla scuola, convocata con almeno un lustro di ritardo dal solerte comune capofila, che, per non essere nemmeno diplomatici, ha completamente ignorato i servizi socio-sanitari della ASL di Zona che non sono stati invitati! Per la prossima Conferenza dei Servizi Scolastici (spero si concretizzi in questo decennio prima del mio pensionamento…) valga questo intervento quale atto ufficiale di prenotazione. Inoltre adesso scopro un improvviso ed inaspettato intervento progettuale, “a gamba tesa” proprio da parte del comune di Portoferraio-Assessorato alle politiche scolastiche, che senza alcun confronto con i servizi socio-sanitari, catapulta dai “fossi di Livorno” un progetto di Psicologia Scolastica nell’Istituto Comprensivo di Portoferraio : Un Punto Ascolto di psicologia operativo a scuola per 4 ore a settimana, per l’anno scolastico in corso, dal costo approssimativo di 20.000 euro (finanziato dal comune di Portoferraio !), con operatori del Ce.I.S. di Livorno per i quali costeranno più le spese di spostamento che quelle di attività ! Non importa se i servizi socio-sanitari locali già erano presenti a scuola, oppure se progetti simili sono già stati posti in essere negli Istituti scolastici di Porto Azzurro-Rio, a Campo e Marciana, con professionisti elbani (di valore!) in contatto collaborativo con i servizi. Tanto meno interessa se il costo di queste anologhe progettualità sia stato di gran lunga inferiore (cica un terzo ! ). Intanto, caro Assessore, noi genitori facciamo le collette per l’acqua e la carta igienica a scuola, paghiamo i pasti alla mensa scolastica che sono fra i più cari della regione, paghiamo il pulmino per le gite scolastiche di interesse ludico e culturale, non abbiamo aule per tutti i nostri studenti alle scuole superiori e noi operatori socio-sanitari continueremo a farci carico delle situazioni di disagio scolastico. In aggiunta mi impegno personalmente con la promessa di scrivere l’ennesimo articolo di fine anno sugli insuccessi nelle scuole elbane e magari sul bullismo. Mi domando se L’istituto Scolastico Comprensivo accetterà questo progetto avulso dal territorio con “predestinazione pascoliana” e se il Consiglio di Istituto, così ossessivamente attento alle procedure ed ai contenuti, giudicherà appropriato il Progetto del Punto Ascolto in questione che, in sostanza è riassunto in due cartelline “scritte larghe” , senza indicatori, preventivi, azioni programmate ed altre ed eventuali a firma di due operatrici del Ce.I.S. di Livorno. Speriamo di vedere nell’acqua cheta del porto in calata un guizzo di orgoglio; noi nel frattempo aspettiamo con la consapevolezza che dai “Fossi di Livorno” emergeranno cose clamorose ed ipotizzate di gran valore, mentre nella “loppa” elbana, se pur antica di 2000 anni, continuerà a prosperare l’incuria di chi ci comanda.


Claudio Coscarella

Claudio Coscarella