Chi è il sospetto camorrista di Cerboli?
Scritto da : Sergio RossiPubblicato in data : giovedì, 25 settembre 2003
L'uscita del mini-dossier di Legambiente in cui si ritorna sul caso-Cerboli ha scatenato la curiosità di molti organi di stampa per il riferimento ad un sospetto camorrista che era entrato nell'affare per l'acquisto dell'isolotto e per il tentativo, vanificato dalla denuncia di Legambiente nel 2001, di farne un residence di extra-lusso. La risposta la si può trovare nell'ordinanza del Tribunale del Riesame genovese con la quale si confermava l'ordinanza del GIP che sul caso degli "Abusi Eccellenti" all'Isola d'Elba, aveva stabilito gli arresti di alcuni indagati. Il poco raccomandabile signore in questione è tal Raffaele Angellotti un elemento con pesanti condanne per fatti di sangue in conseguenza delle quali era stato oggetto di perpetua interdizione dai pubblici uffici. L'Angellotti era titolare della S.r.l. "Fiamma" che aveva operato all'Isola d'Elba (prima di essere dichiarata fallita) nel periodo in cui Rio Marina era retta come Commissario di Governo dall'allora VicePrefetto Giuseppe Pesce, indagato nel caso degli "Abusi Eccellenti". Pesce che aveva nominato l'altro indagato Ing. Uberto Coppetelli Consulente all'Urbanistica del Comune di Rio Marina, aveva affidato ben tre contratti di appalto per l'esecuzione di opere pubbliche alla "Fiamma", cosa assolutamente incompatibile con lo status di interdetto dell'Angelotti. E l'Angelotti che, dicono i Magistrati genovesi, ha dichiarato di aver dovuto pagare illeciti pagamenti al Coppetelli per ottenere appalti, era stato socio della FINGESTIM S.r.l., una delle diverse società che aveva detenuto, insieme all'onnipresente Coppetelli la proprietà di Cerboli. L'isolotto geograficamente piombinese ma amministrativamente ricadente nel Comune di Rio nell'Elba, rischia insomma di passare a questa ingloriosa storia come "il padre di tutti gli inguacchi", ed il dossier di Legambiente come "la madre di tutti gli sputtanamenti".
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