E dalle ceneri del tempo riprende vita il "Circolino" della Bonalaccia
Scritto da : Sergio RossiPubblicato in data : lunedì, 08 novembre 2010
Caro Sergio In questi tempi in cui fatti insulsi e sciatti si accavallano nelle cronache nostrane e nazionali volevo raccontare una cosa sana e normale, Alla Bonalaccia oggi un gruppetto di persone capitanato dagli artisti di zona Luca Polesi e Luca Giusti si è volontariamente "ammasetito" al lavoro gratuito per sistemare un posto di tutti,il "Circolino". Seguendo il principio: "Da ciascuno secondo le proprie forze" con spirito Goriano i lavori sono andati avanti per tutta la giornata fino alla pòsa di sole e domani continuano Il circolino, luogo di rumorose partite alla mora e a "padrone e sotto", di sfide nel pallotolaio all'ultima bocciata e di memorabili feste dei corolli, per noi "bamboli" della Bonalaccia era il posto dove si andava "a prende' il gelato". Dopo trent'anni di abbandono da oblio turistico questo stanzone sulla via sta spontaneamente riprendendo vita e la cosa mi sembra degna di nota. saluti Umberto (Segnini) Caro Umberto Mi è venuto in mente quante volte è capitato anche a me di usare scherzosamente il termine "Bonalaccia" come paradigma di agglomerato abitativo di minima entità, un po' come i "foresti" (ai quali dobbiamo tradurre "amasetito" con "ammansito, resosi incline a sottoporsi", e lo stupendo "pòsa di sole" con "tramonto") fanno con i toponimi di Roccacannuccia, Ripafratta o Scurcola Marsicana. Beh mi tocca fare ammenda perché credo che quello che state facendo alla Bonalaccia costituisca una piccola-grande lezione di socialità di cui sarebbe opportuno facessero tesoro anche altre realtà locali dell'Isola. Creare (o come nel caso riaprire) luoghi dove la gente possa incontrarsi e scambiarsi parole o silenzi in perfetta fisicità, anche dopo che si sono spente le luci del baraccone turistico, è importante, non fosse altro, per bilanciare un poco la virtualità delle nuove piazze in cui ci incontriamo sempre più numerosi ma in fondo un po' sempre più soli. Grazie a te ed a tutti i "volontari" della Bonalaccia
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