Appena ieri con un articolo in "controcopertina" davamo conto di un virtuoso processo che sta per concludersi. E' in arrivo la Docg, denominazione controllata e garantita, per l'Aleatico dell'Elba. L'ufficiale ingresso del nostro passito nel top dei vini di qualità italiana è infatti previsto intorno al 12 novembre. Nonostante ciò c'è qualche commerciante che propone l' "Aliatio", come vino prodotto all'Elba e la gaffe è stata fatta al vasto pubblico Rai della trasmissione "Velisti per caso", dimenticando di segnalare il vero e storico passito, nato dalle vigne, dall'uva omonima, quello che incantò un Napoleone esiliato sullo Scoglio nel 1814. A far presente il caso è Marcello Fioretti presidente del Consorzio che tutela i vini elbani Doc. "Un nostro associato ci ha segnalato - commenta il viticoltore dell'Acquabona- che durante la puntata televisiva Roversi si è infilato in un negozio di un paese e ha chiesto prodotti autenticamente isolani. Per dire dell'Aleatico la commessa, che aveva due aziende elbane produttrici sugli scaffali, è andata invece a presentare una bottiglia di vino liquoroso con un nome simile: Aliatio, che non ha nulla a che vedere con il passito elbano, appunto l'Aleatico Doc". E a quanto pare il velista Roversi ha anche chiesto conferma e la commessa ha risposto: "Certo che è elbano!" "Il viticoltore è allora corso a Portoferraio a offrire hai "velisti" i veri nostri prodotti vinicoli, -narra ancora Fioretti- nel tentativo di far capire la verità (e saggiare la differenza). Ora, giustamente, viene da chiedersi, ma a cosa servono degustazioni, viaggi, conferenze, la promozione che facciamo per la Toscana a Firenze, Arezzo, Lucca, Prato, Versilia, Pisa, Livorno, per spiegare che all'Elba l'enologia ha fatto passi da gigante negli ultimi anni e la nostre aziende sono su tutte le guide con punteggi notevoli?". Dall'episodio pare evidente che prima di far conoscere l'Aleatico e gli altri prodotti Doc oltre canale, c'è da far capire a molti elbani la realtà delle produzioni locali e la differenza tra un vino liquoroso qualunque e quello Doc, prodotto rispettando un disciplinare molto severo. "Tra pochi giorni- conclude Fioretti- l'Aleatico prodotto dai nostri associati diventerà Docg, ciò porterà ancora maggiore severità nei controlli degli organi preposti,e, grazie al cielo, saranno proibiti e sanzionati tutti i nomi di vini simili al nome Aleatico,e tutto quello che potrà trarre in inganno il consumatore. Tutto ciò gli elbani e gli addetti del settore lo devono capire molto bene".
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