Avevamo intenzione di aprire questo A Sciambere con una terzina dantesca che ricordavamo a memoria, ma non essendo sicuri se l'Alighieri avesse scritto "nocchiero" o "nocchiere" siamo andati a controllare in rete. E' stato un colpaccio credeteci, per noi che pensavamo di essere originali constatare dopo aver digitato "Ahi serva italia" che c'era on line una valanga di siti nei quali i tre endecasillani: "Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di province, ma bordello!" seguiva il cognome di un uomo non molto alto ma con un altissimo concetto di sé medesimo, lo stesso di cui avevamo intenzione di parlare. Non solo la rete spietata ci sbatteva sotto il naso che identica pensata di accoppiare quel grido di dolore al Sultanato dell'ormai in macerie autocrate, l'aveva fatta Paolo Sylos Labini qualche annetto fa, ma che con quei tre versi (in italiano), sotto la foto di un torvo berluska, si apriva un articolo di James Walston su Foreigh Policy del 14 settembre intitolato graziosamente "The Bordello-State" Come dire lo Stato-Casino, La nazione-Casa di Tolleranza, il Paese-Lupanare. Così ci vedono, cari concittadini, come un paese folle, contraddittorio, dantesco-berlusconiano: da Sordello da Goito a Trombolo da Arcore.
dante