Torna a galla la vicenda delle immersioni effettuate da Gianfranco Fini a Giannutri il 26 Agosto 2008 in acque protette (ed interdette) con tanto di scorta marina concessa dai Vigili del Fuoco. A rilanciare la storia è, manco a dirlo, il Giornale negli ultimi tempi singolarmente attento alle vicissitudini del Presidente della Camera. I tuffi abusivi del Presidente della Camera sui fondali protetti dell'arcipelago furono denunciati (e documentati) dal Circolo di Legambiente e proprio Greenreport ed Elbareport effettuarono i primi lanci della notizia e delle foto poi diffuse dall'Ansa e riprese da tutti i media nazionali. Sulla testata di proprietà della famiglia Berlusconi si legge oggi che la vicenda non si è chiusa come si pensava con le pubbliche scuse del presidente Fini e con il pagamento da parte sua dell'ammenda di 206 euro che gli era stata comminata in conseguenza della violazione di cui si era reso responsabile con la sua compagna, ma che c'è una procedura giudiziaria ancora pendente. Era infatti accaduto che il presidente del Codacons Giancarlo Rienzi aveva interessato la magistratura con un esposto denuncia nel quale si ipotizzava (sulla scorta dell'utilizzo dei mezzi dei VVFF) altri reati oltre quelli contravvenzionati. Ma sia il pm che il gip interessati chiesero l’archiviazione poiché non ritenevano sussistere nella storia di Fini a Giannutri niente di penalmente rilevante. Ora stando a quello che riferisce il Giornale il 4 0ttobre scorso in sede di corte di Cassazione è stata riconosciuta la legittimazione ad agire da parte del Codacons ed è stata di conseguenza rinviato il fascicolo al competente PM per l'ulteriore corso giudiziario della vicenda.
Fini a Giannutri 6