Caro Sergio , ti ringrazio per avermi dedicato uno dei tuoi mitici “A Sciambere” e per lo spirito di sano confronto con cui lo hai fatto. Io però credo che se Tozzi ha scritto un libro sia anche interessato a promuoverlo e a venderlo, come continua giustamente a fare. Quello che trovo singolare è che la più alta carica di un Ente, che dovrebbe essere il “volano della nostra economia”, non perda occasione per parlare male dell’ Elba e dei suoi abitanti : “Isola della malafede , della cementificazione e dell’illegalità”. Infine il suo stipendio mi sembra di tutto rispetto ,visto i pochi giorni in cui viene da queste parti. Sono invece felice per la riunione dei nostri Sindaci che mi sembra un primo passo per superare quelle divisioni che hanno portato i problemi che ben conosciamo. Ho apprezzato la vignetta di Tiro Fisso che spiega bene che una nave con 8 comandanti non va da nessuna parte, ma sono un democratico convinto e spero che il dialogo iniziato porti presto ad una riforma che dia all’ Elba il peso e la veste istituzionale che merita. Tornando alla Natura, che forse è una passione che ci accomuna , per la sua tutela a mio avviso non servono costosi carrozzoni burocratici ma una maggiore partecipazione della gente. Per questo credo che il Parco dovrà trasformarsi in uno strumento più vicino alle esigenze dei cittadini che , sia a terra che a mare , faccia rispettare poche regole sacrosante e condivise . All’Elba ci sono sicuramente persone adatte a presiedere un Ente del genere anche se in effetti è difficile trovare dei politici di professione che abbiano reale competenza in fatto di Natura. Speriamo bene! Ciao Marco. Caro Marco Grazie per il "mitico" (ma è davvero troppo). La tua breve lettera mi ha fatto riflettere e mi ha aiutato a capire perchè abbia una tale "corrispondenza di amorosi sensi" (tra etero convinti a scanso di equivoci) con Mario Tozzi. Quello che, nelle differenze dei rispettivi ruoli, ci accomuna è l'essere due patentati "azzoppacavalli", due "rompicoglioni" ai quali preme molto di più dire (anche in maniera brutale) quella che pensano sia la verità vera, rispetto al piacere ad ogni costo al prossimo. Neanche io perdo infatti occasione per parlare male dell'Elba, specialmente laddove si tratta di politiche ambientali e di governo del territorio, e la ragione, con la lingua fuori dai denti, è che l'Elba, a mio parere, sotto questo profilo è ancora vivibile non grazie, ma nonostante gli elbani (categoria nella quale includo quel circa 33% di isolani che risulterebbero nati fuori dai sacri ilvati confini). La ragione è che in questo "campo di decentramento" rissoso, ignorante e inconcludente della politica isolana, in piena crisi economica uno si alza la mattina e dice: ho trovato io la soluzione di tutti i nostri mali ... macché comune unico .. raddoppiamo gli elbani (come? col bunga-bunga di massa o con la deportazione forzata?)..." e nessuno lo liquida con un "Pigliale magari più spesso ma più piccine ..." ma al contrario il gotha elbano ci discute su per una mezza estate. Vedi Marco il problema è che non è vero che quest'Isola non produca "cervelli" che tornerebbero utili per costituire quella classe dirigente (politica, amministrativa ma non solo) il problema è che non se li sa tenere (e spesso "compensa" importando mezze cartucce, o vetusti tromboni, o maneggioni arrapati di soldi che è pure peggio) il problema è che qui conta assai di più essere furbo rispetto all'essere intelligente, e che la prepotenza e l'arroganza pagano più della capacità di mediare e convincere. La politica elbana è impolitica. Il Parco non funziona? Discutiamone, ma per favore non esportiamo colpe in maggior parte nostre, non ci attacchiamo ai "Presidenti foresti" quando uno dei due organismi dirigenti, il direttivo del PNAT è costituito al 50% da elbani (amministratori in primis) e visto che il secondo, la Comunità del Parco, che avrebbe un importantissimo ruolo di indirizzo e governo, NON HA MAI FUNZIONATO pur essendo costituita al 100% da gloriosi isolani! E allora prima ancora di scagliarsi contro Tozzi chi è scontento della gestione del PNAT dovrebbe porre a costoro a costora una domanda: "Visto che state negli organismi dirigenti di un Parco, avete proposto, obiettato, posto in discussione qualcosa o vi abbiamo mandati là per scaldare le sedie? Siete vivi o vi state facendo mangiare il pipo dalle mosche?"
mosca insetti