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Marciana Marina - Residence Saint Claire cronaca di una morte annunciata

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : lunedì, 01 novembre 2010

Per l'ennesima volta la giunta marinese al centro di una tempestosa vicenda: il "caso" dell'Ex-Hotel (poi Residence) Saint Claire, che affonda le sue radici nel passato amministrativo di Marciana Marina ma che è esplosa tra le mani di una compagine in perenne affanno. Ed a formulare durissime critiche a Ciumei e Compagni nello specifico di che trattasi non sono solo i Consiglieri della Lista Civica, (che riportano il testo di una precedente denuncia del discutibile affare), ma anche la Sinistra Marinese - Sinistra Ecologia e Libertà che riporta anche le testuali (disattese) dichiarazioni di impegno di Ciumei. Ma ecco cosa scrivono i Consiglieri della lista Civica: La giunta di destra di Marciana Marina ha portato alle estreme conseguenze la vicenda del Saint Claire, consentendo di fatto, con una serie di incredibili pasticci amministrativi, una delle più grandi speculazioni edilizie ed aprendo probabilmente la strada ad altre vicende di questo tipo. Tutto era già scritto, di tutto avevamo già avvertito questa sprezzante ed arrogante giunta in diversi Consigli Comunali dove il sindaco si profuse in assicurazioni ai lavoratori a ed al Paese. Il risultato è che una struttura ricettiva diventerà un condominio di seconde case e che tutte le promesse si sono rivelate false. Ecco cosa scrivevamo in un comunicato stampa il 25 febbraio 2010, quando ormai era chiaro il fallimento della convenzione tra Comune ed ex proprietari e dei progetti della destra marinese: "A Marciana Marina c’era una volta un bell’albergo chiamato “Saint Claire oggi”, oggi al suo posto c’è un edificio dismesso, trasformato in un cantiere a cielo aperto, che fa brutta mostra di sé a pochi passi dal centro del paese. Fa il paio con l’altro cantiere del parcheggio di San Pietro: una sorta di monumenti gemelli all’inefficienza e all’incompetenza della amministrazione comunale di Marciana Marina. La storia inizia diversi anni fa con la Giunta del Sindaco Giovanni Martini: i proprietari dell’albergo Saint Claire vogliono trasformare l’hotel in miniappartamenti e chiedono al Sindaco una variante di Piano Regolatore. La Giunta di centro-destra accetta e il Consiglio Comunale approva una variante urbanistica che consente di cambiare la destinazione dell’area da turistico-ricettiva a residenziale, con il vincolo di un piano di recupero. Gli stessi architetti che hanno redatto la variante per il Comune provvedono poi a presentare il Piano di recupero per i privati. Il Consiglio approva nell’ultima seduta utile del precedente mandato amministrativo e lascia la pratica in eredità alla giunta di destra del nuovo Sindaco Andrea Ciumei. Mancava infatti l’approvazione definitiva e le forze politiche, dall’UDdc al Pd a Sel sostenevano la forte opposizione che il gruppo consiliare della Lista Civica svolgeva in Consiglio Comunale con argomenti forti: si impoverisce l’offerta turistica, si perdono posti di lavoro, si favorisce la speculazione edilizia, si creano precedenti pericolosi. La Giunta Ciumei è stata sorda a questi argomenti ed ha proceduto per la strada dell’approvazione di un Piano di recupero, ma, incalzata dalle critiche, ha introdotto una serie di vincoli e di prescrizioni di tale entità che alla fine ha approvato un Piano di recupero privo di logica imprenditoriale. La Lista Civica sosteneva con forza, in Consiglio Comunale e sulla stampa, i pericoli di una operazione immobiliare che nella forma approvata non stava in piedi. A distanza di due anni da quelle polemiche i fatti ci danno ancora tristemente ragione: il cantiere del “Saint Claire” è stato abbandonato, la ditta costruttrice si è ritirata ed attualmente risulterebbero venduti zero appartamenti. E’ chiaro che si sono scelti il momento ed i modi sbagliati per mettere in piedi un’operazione urbanistico-immobiliare che non sta più su un mercato edilizio in forte crisi anche all’Elba, ormai satura di seconde e terze case, nimi-appartamenti, residence e residenze alberghiere… il “Saint Claire” ed altri investimenti dello stesso genere dimostrano che la bolla è scoppiata o sta sgonfiandosi anche all’Elba. Di fronte a questo ennesimo monumento alla inefficienza e alla testardaggine il gruppo consiliare Lista Civica si dichiara contrario a qualsiasi piano di salvataggio che profumi di speculazione. Dopo aver distrutto un albergo e mandato a casa i dipendenti i proprietari del “Saint Claire” hanno un’unica strada percorribile: ripristinare struttura e destinazione alberghiera e riprende l’attività in proprio o con vendita a terzi ed i nostri amministratori sono chiamati dal buonsenso a precludere qualsiasi altra soluzione. Ci eravamo ripromessi di non usare più la frase antipatica del “ve lo avevamo detto” ma i nostri amministratori ci stimolano sempre. Ebbene si: ve lo avevamo detto! Lista Civica Marciana Marina Ed intervengono anche la Sinistra Marinese e Sinistra Ecologia e Libertà che rincarano la dose inchiodando l'autocratico sindaco marinese alle sue stesse dichiarazioni: Vogliamo far notare a tutti i cittadini che sono venute meno le promesse fatte dal 2007 ad oggi dal centro destra marinese sul ormai ex "residence Saint Claire". In un comunicato stampa del 21 settembre 2007 l'ex Sindaco Martini diceva: "Mi trovo costretto ad intervenire in merito agli articoli usciti sui vari quotidiani per conto della minoranza consiliare del Comune di Marciana Marina, riguardanti il “piano di recupero dell’hotel Saint Claire”, che la mia Amministrazione aveva portato in Consiglio per la sua eventuale approvazione. In tali articoli si fanno affermazioni non vere ed altre che dimostrano superficialità e scarsa conoscenza degli strumenti urbanistici comunali. Vi si parla , infatti, di “illegittimità”, di “perdita di posti di lavoro” e di “necessità di una variante al Regolamento urbanistico [...]”. Il complesso Saint Claire, con tale progetto, verrebbe trasformato da “albergo” a “residence”, mantenendo tuttavia la sua valenza “turistico-ricettiva” . E veniamo alla “perdita dei posti di lavoro”. Premetto che sono anni che questa ipotesi di trasformazione va avanti, e noi abbiamo sempre cercato di procedere in stretta collaborazione con il personale per salvaguardare, innanzi tutto, il loro posto di lavoro. E questo, con il loro consenso, abbiamo ottenuto; anzi, il progetto, oltre all’obbligo della gestione unitaria, “prevede nuove attività comuni di servizio alle persone (beauty center, sauna) e nuovi servizi di ristorazione (bar, pizzeria, etc) che potranno essere aperti anche all’esterno, nell’ottica di accrescere la pubblica fruizione del bene. Tali nuove attività contribuiranno a valorizzare il residence e creeranno, di fatto, nuove occasioni di impiego e di lavoro”. Questo per la verità dei fatti. Tutto il resto e demagogia che pensavo, invero, fosse finita con la campagna elettorale. La nuova amministrazione, in piena autonomia, valuterà questo piano di recupero e deciderà se accettarlo, modificarlo o rigettarlo, assumendosene, come noi abbiamo sempre fato, la piena e convinta responsabilità." Che dire ?... grazie centro destra. Grazie amministrazione comunale, veramente grazie di aver fatto perdere al nostro paese una delle poche strutture ricettive. Grazie di aver illuso tutti gli ex dipendenti del Saint Claire. Grazie di permettere la costruzione di altri appartamenti inutili all'economia del paese. Il Vostro leader capo del governo ha sempre sostenuto l'idea, da noi non condivisa, che amministrare un paese una nazione è come amministrare un'azienda, peccato però che nella pubblica amministrazione non vale la regola che vale nel privato: i manager che sbagliano vanno a casa! Sinistra Marinese -Sinistra Ecologia e Liberta - Marciana Marina Anche sul "fronte del Saint Claire" quindi tornano a saldarsi le diverse opposizioni marinesi: sulla vicenda anche l'UDC di Pasquale Berti aveva espresso tutta la sua contrarietà. Resta solo da capire se anche il PD di Marciana Marina (e dell'Elba) assumeranno una posizione su un "caso" i cui sviluppi sono avvertiti come economicamente molto negativi dalla intera comunità marinese.


Saint Claire

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