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Regione: Rigore e riforme per salvare il salvare il trasporto locale

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 31 ottobre 2010

Alla fine la riduzione dei finanziamenti ai trasporti sarà di soli 31 milioni: 24 su gomma e 7 su ferro. Una riduzione sempre significativa, ma sopportabile: razionalizzando il servizio magari oppure decidendo se raggiungere una località in bus o col treno. Nella bozza di bilancio che la giunta ha approvato ieri sera il taglio sui trasporti locali su gomma è di 154 milioni: meno dei 221 milioni che dal governo non arriveranno più dall'anno prossimo, ma pur sempre un taglio pesante. E insosteniible. Ma con il maxiemendamento che la giunta porterà in Consiglio regionale - forse alla fine di novembre, di sicuro prima dell'approvazione del bilancio a dicembre, lo stesso con cui saranno rimodulati e accellerati tutti gli investime nti dei fondi europei: economia, formazione e infrastrutture - il taglio si ridurrà di 130 milioni. Ciò grazie ai fondi Fas, il fondo per le aree sottoutilizzate che avrebbe portato in dote alla Regione, il prossimo anno, qualcosa come 700 milioni. «Ciò ha un prezzo. Sono 130 milioni di investimenti a cui saremo costretti a rinunciare – ammette il presidente della Toscana, Enrico Rossi -. E lo potremmo fare solo nel 2011. Abbiamo dovuto ridurre di 30 milioni anche altri trasferimenti agli enti locali. Ma almeno così l'impatto della manovra del governo sul trasporto locale sarà meno devastante». Una boccata d'ossigeno, per niente scontata. Dei 221 milioni inizialmente stanziati per il traporto su gomma, in parte già anticipati, la Regione ne continuerà a girare a Comuni e Province 197. Dei quasi 196 destinati al trasporto su ferro ne saranno tagliati solo 7. Per mettere a punto l'operazione la gi unta regionale deve però attendere che il disegno di legge sulla stabilità, approvato meno di due settimane fa e che permetta questa opzione, diventi legge. Lo sarà entro dicembre: il governo ha annunciato la richiesta di fiducia. E fino ad allora le tabelle del bilancio – 9 miliardi, dove la parte del leone continua a farla la sanità con 6 miliardi e 600 milioni - non potranno essere aggiornate. 320 milioni in meno I tagli decisi del governo sono rimasti pesanti. Nonostante le richieste di Regioni, Comuni e Province, in queste settimane i numeri non sono cambiati. Alla Regione Toscana nel 2011 mancheranno così 320 milioni (esattamente l'ammontare delle legge Bassanini, ovvero i fondi per le competenze trasferite dallo Stato alle Regioni tra il 1997 e il 1999). Ancora più grande, 360 milioni, è il taglio annunciato per il 2012. Ridotti i costi di funzionamento per 80 milioni La giunta ha provato a razionalizzare laddove possibile. Ha ridotto i (pochi) sprechi che c'erano. Ha tagliato sulle spese di rappresentanza: quasi l'80% delle risorse destinate alla comunicazione, 3 milioni e 300 mila euro, sono state cancellate. Ha tagliato sui costi della politica. Sul solo funzionamento della macchina regionale ha recuperato 50 milioni: il 10 per cento. Complessivamente il risparmio è stato di quasi 80 milioni. Agli enti locali saranno comunque trasferiti 80 milioni. Minori finanziamenti, dall'edilizia residenziale all'agricoltura Ma inevitabilmente la giunta ha dovuto tagliare anche altrove. E così, oltre a 31 milioni in meno sui trasporti (24 per la gomma, 7 per il ferro), ci saranno 6,7 milioni in meno per le aziende dell'industria e dell'artigianato di oltre 20 milioni che inizialmente erano e 430 mila euro (poco meno della met& agrave; a disposizione) saranno tagliati sulle risorse aggiuntive per il miglioramewnto della competitività del sistema. La caccia perde 1,2 milioni (e gliene rimangono 7,3), la cooperazione internazionale un milione (dei 4,7 che aveva), un altro milione e mezzo la cultura (oltre l'11% dei 13,4 che aveva a disposizione). Sono stati tagliati anche 25 milioni (su 28) destinati all'edilizia residenziale, quasi un terzo delle risorse per il sociale (da 4 milioni a quasi 2,8). L'agricoltura e pesca perde quasi 6 milioni su 20. Le risorse destinate all'ambiente di fatto si dimezzano: da 9,5 milioni a 4,43. il fondo sanitario per gli emotrasfusi (6 milioni) viene azzerato. Dal governo arriveranno anche 30 milioni in meno per la non autosufficienza. «Ma la Regione – ribatte Rossi – manterrà inalterato il fondo da 80 milioni».


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