George McGrann era nato a Birkenhead il 20 marzo 1926. Falsificò il suo certificato di nascita e nel gennaio 1943, a soli 16 anni, molto contro la volontà di sua madre, si offri volontario per la Royal Navy. Dopo l'iniziale formazione a HMS Gange, si offrì volontario per servizi pericolosi ed è stato inviato a HMS Armadillo, un istituto di formazione in Scozia della Royal Naval. Qui ufficiali e uomini subiscono un’ardua formazione specialistica per diventare Royal Naval Commandos.(...) Loro prendevano terra con la prima ondata di truppe d'assalto, portando ordine dal caos ripulendo spiagge da ostacoli, tra cui le mine, organizzando uscite all’interno e assicurando il flusso della massiccia quantità di uomini e materiali dal largo alle spiagge nel posto dove erano più necessari. Dopo Anzio, i commando 'A' e 'O' si sono trovati in Corsica, per addestrarsi a un'operazione per invadere e neutralizzare una roccaforte tedesca su un'isola al largo della costa occidentale d'Italia. Così iniziò l'invasione dell'Elba.(...) Due sub unità della Royal Naval Beach Commandos sarebbero stati utilizzati per un compito speciale sulle principali spiaggie d’invasione. Questo compito è stato affidato ai Commando Able 1 e Oboe 3, con Able 2 in riserva. All'intera operazione venne attribuito il nome in codice 'BRASSARD', e al commando britannico durante l’assalto il nome in codice 'CUT-OUT'. Alcuni esperti ritenevano che non fosse necessario invadere l'Elba, come asse principale dell’avanzamento alleato in Italia bastava isolare l'isola e forzare l’evacuazione tedesca o la resa senza la necessità di un confronto. L'Elba è stata, però, pesantemente fortificata e le armi situate in cima alla montagna minacciavano le linee marittime circostanti l'Elba. Comunque l'invasione è stata autorizzata. La preparazione e la formazione si è svolta a Corsica.(…) La baia del Golfo di Campo sulla costa meridionale dell'isola d'Elba costituisce un porto naturale. (…) Le spiagge sono state designate Red e Amber, e sono stati giudicate ideali per l’atterraggio dei vari tipi di imbarcazioni. Le truppe sarebbero in grado di sbarcare direttamente sulla terraferma, a pochi metri dal sistema stradale dell’isola e con accesso rapido per l’ulteriore parte dell'isola Era noto che un nave tedesca pesantemente armate (o gun-boat), la 'Koln', sarebbe stata attraccata sul lato di poppa a molo, con una vista sulle spiagge Red e Amber, così da rappresentare una minaccia per l'invasione delle truppe francesi con la sua parecchio formidabile capacità di fuoco, è stato deciso che il commando A1 avrebbe attacco e catturato la gun boat tedesca mentre il lavoro di O3 sarebbe stato di sigillare e difendere il molo da qualsiasi contro-attacco tedesco. Il 'Koln' doveva essere neutralizzato e tenuto ad ogni costo fuori da mani tedesche. (...) Il principale assalto era stato fissato per le 0400 (ore) e circa alle 0345 la flotta l'invasione era vicino alla baia,(...). Alle ore -10 (0350) le due imbarcazioni da sbarco dei commandos RN (LCA 576.6 con 24 membri del commando 'Able' guidato dal tenente RNVR Hodgson e LCA.576.1 che trasporta il commando 'Oboe' con tenente Harland RNVR) è entrato nella baia di Marina di Campo dirigendosi verso il pontile e la nave nemica. Quasi immediatamente i difensori ripresero il loro pesante sbarramento ed è stato un miracolo che le LCA siano riuscite a raggiungere le vicinanze del loro obiettivo. (...) Una volta sul molo il commando 'A' salito Koln, costrinse il suo equipaggio ad arrendersi e effettuando con successo la loro parte dell’operazione. (...) Purtroppo, a causa della formidabile e sconosciuta difesa tedesche ai Commandos, lo sbarco a Marina di Campo ha dovuto essere interrotto e ci sono volute molte ore prima che i francesi avessero ripulissero il villaggio e alleviato la pressione sulle forze britanniche. (…) Qualunque sia la causa, sia essa di bombe incendiarie o di controllo remoto, due massiccie cariche demolitive precedentemente poste dai tedeschi a breve distanza dal molo, sono esplose con effetto devastante e provocando un cratere di 30 piedi nella solida struttura in muratura del molo. Tale è stata la potenza dell 'esplosione; che praticamente tutti, Commando e prigionieri di guerra, furono uccisi. La nave nemica spinta a distanza dal molo, prese fuoco e le munizioni a bordo iniziarono a esplodere aumentando la confusione generale. (…) Il Commando 'A' ha perso 20 tra Ufficiali e gli uomini, il Commando 'O' ne ha persi 18. I pochi superstiti sono stati di incoscienza o feriti. (...) Un membro dell’equipaggio della nave da sbarco ha descritto la sua sensazione durante l'avvicinamento: “Non avevamo pensato che questo compito sarebbe stato tutt'altro che facile, ma per come sono andate le cose si e' trasformato nel peggiore sbarco a cui io abbia mai preso parte. Abbiamo attraversato una piccola apertura nel porto, che è fuori dalla vista da entrambi i lati delle alte scogliere. Una trappola mortale come non se n’è mai vista. Ero terrorizzato di tutto lo scenario. Come siamo entrati il porto hanno iniziato a sparare contro di noi con tutto ciò che avevano. Essi versavano contenitori di fosforo sulle navi della navi; il panico tra le truppe, specialmente tra i poveri senegalese, era totale. Essi saltarono o furono spinti fuori bordo per cercare di sottrarsi a questo terrificante e diabolica arma. Le batterie dalla spiaggia continuarono a sparare con l’artiglieria da 88 millimetri. Hanno colpito con ogni arma da ogni prospettiva. Sono convinto che sapevano esattamente dove e quando gli sbarchi avrebbero avuto luogo e, con tipico rigore tedesco, si erano preparato per questi. Dopo il primo sbarco raccogliemmo dal molo alcuni commando feriti e fortunatamente lasciato il porto furono riportati di nuovo verso la Corsica. Quella notte conobbe mille e più atti di coraggio che, spero, un giorno, saranno raccontati. Per quanto mi riguarda, io non potrà mai dimenticare il cosiddetto 'facile sbarco” (...) Nella sua relazione post-operativa (WO 204/1473. PRO) per il C.in.C. l'Ammiraglio Troubridge scrisse: "La guarnigione di tutta l'isola ci venne detto che era di meno di 800 tedeschi e la relazioni diceva che erano per la maggior parte polacchi e cechi di basso morale e tutti pronti all’evacuazione. In realtà la forza di reazione fu di 2600 tedeschi che combatterono molto bene. Le difese della Baia di Campo sono state molto 'più forti di quanto i rapporti di intelligence hanno indotto a credere, e sono stati di fatto, estremamente formidabili. Avevano grotte scavate nella roccia di granito sul fianco delle spiagge con installate dentro armi da 155 mm e 88 mm. e mitragliatrici Dietro le spiagge, esattamente sul probabile luoghi di sbarco sono state posti pesanti mortai.” Il fratello Bill McGrann che ha raccolto e pubblicato questa storia riferisce: “Forse a causa dell'Operazione Overlord (l'invasione della Francia) che si svolse dodici giorni prima di mia madre ricevette molto tardi un telegramma che informava della morte di suo figlio. Aveva appena 18 anni e 3 mesi di età. Il telegramma, spedito il 29 giugno 1944, riporta: "Profondamente dispiaciuto per informare che il suo figlio G MCGRANN C/JX407081 è stato ucciso in servizio di guerra all'estero come da lettera che segue a breve. COMMODORE Royal Naval Caserme, CHATHAM "”. Insieme con i suoi compagni fu sepolto nel terreno del cimitero del piccolo villaggio di Marina di Campo. Un memoriale occupa ora il posto. Nel 1947 i corpi di vittime dell’armata Navale sono stati esumati e sono trasportati nel Cimitero di guerra del Commonwealth tra i vigneti che dominano il Lago di Bolsena in Italia. In fondo a destra nel cimitero sono due file di lapidi, corredate tutte dell’ancora della Navy; queste tombe contengono i resti di quei giovani uomini che hanno dato la vita così coraggiosamente all’Elba per primi sabato mattina, 17 giugno 1944. Alla fine della riga finale sono sei lapidi segnate semplicemente: "KNOWN UNTO GOD" Estratto da “Bill McGrann, WW2 People's, War”, http://www.bbc.co.uk/ww2peopleswar/stories/85/a2943885.shtml 'WW2 People's War is an online archive of wartime memories contributed by members of the public and gathered by the BBC. The archive can be found at bbc.co.uk/ww2peopleswar' Traduzione e foto del Cimitero di guerra di Bolsena di Paolo Gasparri
Lapide