Non si trattava della barriera corallina australiana o delle pescosissime acque del Mar Rosso, ma erano più semplicemente le acque, inaspettatamente così ricche di fauna, flora e colori, che circondano l’isola d’Elba quelle che comparivano in alcune proiezioni di filmati eseguiti e commentati dal sub Carlo Gasparri in una serata organizzata dal Lions Club Isola d’Elba a Portoazzurro Giovedì 29 u.s. Nel presentare il ben noto ospite e relatore, il presidente del sodalizio elbano Arch. Giselda Perego non ha trascurato di ricordare che Gasparri è per i lions una vecchia conoscenza: fu infatti insignito nell’anno sociale 1974-75 della “Targa Lions”, il più alto riconoscimento che il Club conferisce non più di una volta l’anno a norma di uno specifico regolamento a meritevoli cittadini elbani distintisi nei vari settori dell’attività umana, per aver conquistato in quell’anno il titolo di campione mondiale di pesca subacquea. Il relatore ha accettato l’invito del club per dare alcune anticipazioni su di un suo progetto, ormai già in larga parte realizzato, denominato “PERCORSI SUBACQUEI”. L’idea del celebre sub, accettata dall’Unione dei Comuni Elbani e che ha già ottenuto il finanziamento della Regione Toscana, si concretizza nell’attuazione di alcuni percorsi subacquei prestabiliti in zone di particolare interesse attorno alle coste elbane. Tre di questi percorsi, o sentieri come li anche definiti Gasparri, Fonza, Fetovaia e lo Scoglietto di Portoferraio, sono già a disposizione degli appassionati che, prendendo contatti con uno degli oltre quaranta circoli subacquei presenti sull’Isola possono già percorrerli. Si tratta di discese in mare caratterizzate da itinerari studiati per essere seguiti in assoluta sicurezza in zone che si distinguono per la particolare abbondanza di fauna, flora o reperti archeologici e che, come ha affermato Gasparri, offrono al visitatore, che per l’occasione viene dotato di una sorta di navigatore da polso nel quale viene inserita una scheda elettronica relativa al luogo che intende visitare, spettacoli difficilmente trovabili in tutto il Mediterraneo. Il relatore ha voluto soffermarsi in particolare sulle acque che circondano lo Scoglietto di Portoferraio dove, nonostante la stretta vicinanza della costa ed della città, ci si può immergere fra branchi di barracuda, novellame, triglie, cernie, aragoste, dentici, polpi, ecc. che, per niente intimoriti dalla presenza dell’uomo, si lasciano avvicinare ed a volte persino accarezzare. Tutto ciò è frutto della presenza in quest’area di una zona di tutela biologica istituita nei primi anni ’70, grazie anche all’interessamento di Carlo Gasparri e, come egli stesso ha tenuto a precisare, anche alla maturazione ed autoeducazione dei subacquei che hanno imparato a compiacersi dell’osservazione dei fondali e della vita che vi si svolge senza manomettere, catturare o asportare. Va infine fatto rilevare come tutto ciò, oltre a soddisfare le aspettative di sportivi ed appassionati del settore, si tradurrà in un notevole richiamo turistico che potrà essere operativo anche in periodi di intermedia o bassa stagione.
Carlo Gasparri