«Se questi sindaci, con così “tanta preparazione giuridica”, dovranno gestire la cosiddetta “Vertenza Elba”, allora stiamo freschi! Anzi, conviene camminare rasenti al muro! Leggo il giudizio del sindaco Papi sulle gestione associate fra i piccoli comuni che sarebbero state inventate per assegnate un ruolo alle Unioni dei Comuni, poiché prima si crea un ente per «poi trovargli le cose di cui occuparsi». Nulla di più inesatto! Un’affermazione ancora più grave perché sostenuta da un laureato, anche se in medicina, e quindi si presuppone sappia leggere una disposizione statale. Mi pare evidentemente come fra i “pistoleros” del centrodestra, guidati dal deputato Bosi, l’improvvisazione, e non solo, regni sovrana, allora è il caso, nell’interesse di noi cittadini dell’Elba, segnalare al sindaco di Porto Azzurro che le gestioni associate sono previste nella “manovra correttiva” del Ministro Tremonti, suo compagno di partito (ambedue appartengono al PdL). Mi riferisco alla Legge 30 luglio 2010, n.122. Le gestioni associate, fra l'altro, saranno ulteriormente ampliate con il disegno di legge presentato dal governo Berlusconi (carta delle autonomie): o le fai, o te ne vai! Queste, piaccia o meno a Papi, sono disposizioni valide su tutto il territorio della Repubblica Italiana. Come lo è il divieto, o comunque la limitazione, per gli enti locali con meno di 30mila abitanti di partecipare a società di capitali, e l'obbligo di cedere al privato almeno il 40% delle azioni nelle società interamente pubbliche».
Lorenzo Marchetti