Scrivo la lettera fuori orario e da casa mia e la batto da solo evitando di far perdere tempo a qualsiasi impiegato del comune contrariamente a quanto hai fatto te nella tua ipotetica restituzione di delega. Letto l’articolo su un quotidiano locale, mi corre l’obbligo di rispondere al consigliere orbato anche se questo mi mette in imbarazzo. Sono imbarazzato e dispiaciuto perché con detto consigliere ho sempre avuto rapporti cordiali e di reciproca stima e sono un po’ deluso dalla battuta velenosa sulla mia presunta pretesa di indennità di assessore. Ricordo al consigliere che ho lavorato per i quindici mesi iniziali, senza indennità e con la costanza e la convinzione di chi è stato chiamato per agire al meglio, nei limiti delle proprie possibilità, per migliorare se possibile la situazione scolastica del Comune sia nelle strutture, ma anche nei progetti e nei rapporti fra la Scuola e l’Ente Locale. Sono stato onorato di essere stato “promosso sul campo” io che dalla politica sono stato sempre fuori e privo di qualsiasi appoggio di partito. E’ inutile nasconderlo, ho goduto di una interiore soddisfazione per questa scelta degli amici della maggioranza, ma soprattutto della condivisione degli avversari politici. Questa è un’altra storia rispetto all’indennità e spero possa avere la capacità di capirla. Ho continuato a rivendicare la mia condizione di indipendente nonostante gli inviti e qualche lusinga. Non sono né capogruppo, né coordinatore. Sono solo uno che ce l’ha messa e ce la metterà tutta senza secondi scopi. Le chiacchiere, e ne sono state fatte anche troppe non portano a risultati concreti, i pettegolezzi e i giochetti di potere non mi riguardano. Capisco che gli ultimi clamorosi fatti avvenuti all’Elba portino un po’ di stress e senza volere ad una caduta di stile che però per una “forzista” è un gran peccato. Questa assenza voluta all’ultimo Consiglio Comunale ha messo a repentaglio l’esistenza stressa della maggioranza: "muoia Sansone e tutti i Filistei" ed il Sindaco non ha gradito. Avrei voluto vedere te al suo posto. Queste operazioni lasciale fare eventualmente a noi “cani sciolti” non a chi ha dei doveri verso un movimento od un partito. Non è con i dispetti, le chiacchiere e le ritorsioni che si ottiene la fiducia degli altri. Cordialmente,
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