La riproposizione di soluzioni istituzionali quali il Comune unico avanzata sulla stampa dal Sindaco Bosi già anticipata dal Sindaco Ageno dimostra l’incertezza e l’approssimazione che i Sindaci elbani hanno. Nel giugno 2002 la CGIL Confederale e la Funzione Pubblica CGIL avevano promosso una iniziativa, con la presenza dell’Assessori Regionale Rossi e Provinciale Della Pina ed alla quale erano invitati tutti i soggetti istituzionali dell’isola d’Elba e le categorie economiche, in quella sede avevamo avanzato una proposta su quelle che giudicavamo e giudichiamo a tutt’oggi le principali criticità del sistema ELBA: · La raccolta e lo smaltimento dei rifiuti; · I servizi sociali e sanitari; · La questione idrica. Senza entrare nel merito delle questioni, sulle quali ovviamente abbiamo avanzato delle idee, si evidenzia la necessità che su problematiche vitali quali quelle indicate si sviluppasse un confronto ed una collaborazione tra tutti i soggetti del territorio, a partire dai Comuni, dalla Comunità Montana e dal Parco Nazionale Arcipelago Toscano, nell’ottica della programmazione Provinciale e Regionale. Unico Sindaco presente all’iniziativa fu il Sindaco di Rio nell’Elba. A distanza di oltre un anno la maggior parte dei problemi sono rimasti irrisolti, aggravati da una crisi Istituzionale che stanno attraversando alcuni Enti a partire dalla Comunità Montana. Questo, a dimostrazione di una scarsa volontà di ragionare in termini di sistema e di trovare soluzioni che in primo luogo privilegino la tutela dell’ambiente, il corretto utilizzo delle risorse e siano in grado di fornire servizi più efficienti e meno costosi ai cittadini e all’economia dell’isola. Noi crediamo che prima di avanzare ipotesi di assetti istituzionali che tutti sappiamo non realizzabili, si dovrebbe dimostrare la capacità di affrontare e tentare di risolvere i problemi concreti che riguardano i cittadini Elbani attraverso un corretto coordinamento tra tutti i soggetti istituzionali. Non ci pare che oggi sussistano le condizioni per realizzare neppure questo livello di collaborazione. Nonostante la Provincia di Livorno e le associazioni economiche e sociali dell’isola, attraverso il Forum Locale di Agenda 21, stanno compiendo uno sforzo univoco per intraprendere un percorso comune di pianificazione e progettazione, nel tentativo di individuare soluzioni agli annosi problemi che affliggono l’Elba, le amministrazioni locali sono ancora una volta assenti e lontane da quell’idea di sviluppo sostenibile e sovraccomunale. Una mancanza di attenzione preoccupante ad un tavolo di lavoro che cerca di sfruttare quelle che sono le opportunità che la legge e le istituzioni Provinciali e Regionali mettono a disposizione, al fine di trovare finanziamenti per la soluzione di piccole e grandi emergenze legate alle questioni: acqua, sanità, rifiuti, trasporti, ecc…. Questo atteggiamento è in netto contrasto con le recenti dichiarazioni fatte dai Sindaci Ageno e Bosi. Ci auspichiamo quindi una maggiore attenzione e partecipazione da parte degli amministratori locali, i veri attori del cambiamento, coloro che hanno le maggiori responsabilità e che dovrebbero per primi proporre soluzioni e presentare progetti. In questa fase di criticità siamo ovviamente vicini ai lavoratori degli Enti nei confronti dei quali si dovrebbe concentrare l’attenzione ai fini di una valorizzazione e di una crescita professionale, mentre si evidenziano difficoltà anche sul piano della contrattazione pressoché con tutti i Comuni Elbani.
La pila panorama dall'alto