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Capoliveri Insieme sul caro-traghetti: cittadinanza elbana, se ci sei batti un colpo

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 19 ottobre 2010

Il Gruppo Capoliveri Insieme era presente con alcuni suoi membri alla manifestazione contro il costo dei traghetti appoggiandola in pieno e condividendone il carattere non politico. Abbiamo apprezzato la presenza di molti sindaci elbani, una numerosa presenza di albergatori e addetti al settore turistico che ha evidenziato che le chiacchiere che si fanno spesso anche nei bar, trovano finalmente uno sbocco in chi muove la macchina dei servizi. Possiamo però non evidenziare la scarsa partecipazione dei singoli cittadini. C’è da chiedersi certamente il perché di una partecipazione così scarsa per un problema che dovrebbe toccare tutte le tasche. Forse la manifestazione era stata presentata male? Forse il problema non è percepito come sembra dalla popolazione? Forse le priorità sono altre? Secondo noi il problema è che le soluzioni sembrano lontane dal comune cittadino, c’è disillusione, si crede che non si possa riuscire a far cambiare quanto da qualcuno è già stato deciso. Per questo noi di Capoliveri Insieme vogliamo ribadire la necessità di un impegno in una campagna di informazione sul nostro territorio, che riguarderà gli effetti diretti ed indiretti dei prezzi dei traghetti sull’economia turistica e i risvolti sociali che le attuali tariffe comportano. Impera la confusione su gara e non gara, su chi ha titolo a parteciparvi e chi no, ma sicuramente ancor più rispetto ad oggi, in un regime tutto privato, con una concorrenza probabilmente fittizia, senza la tutela del pubblico sui servizi essenziali, chi ne pagherà le conseguenze sarà la nostra economia fatta di piccoli imprenditori e pagheranno gli anelli deboli della catena sociale: ad esempio chi si deve spostare per curarsi o per accompagnare un malato, per studiare, per usare quella “continuità territoriale” che è rimasta solo sulla carta e non ha garantito agli elbani gli stessi diritti alla mobilità dei cittadini italiani della terraferma. Tutti noi dobbiamo interessarci e prendere in mano la questione: non possiamo lasciare che il nostro futuro sia determinato da altri. Dobbiamo chiedere ed ottenere che il filo che ci lega al continente sia come lo vogliamo noi, per orari e costi: non possiamo sperare che qualcuno faccia i nostri interessi e soddisfi le nostre necessità se non ci mettiamo la nostra partecipazione. Se i cittadini elbani ci sono è ora che “battano un colpo” e ci mettano il loro tempo, le loro idee, il loro impegno: noi saremo con loro.


toremar moby traghetti

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