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Peria dichiara guerra ai piccioni. 500 € di multa a chi dà loro del mangime

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 15 ottobre 2010

Tolleranza zero verso i piccioni che sono troppo numerosi a Portoferraio costituendo un rischio per la salute pubblica ed un danno al decoro della città (per via dei loro "ricordi") ma il sindaco ha deciso linea dura anche verso chi "pasturandoli" con granaglie o scarti di cibo incrementa la loro crescita, così come è fatto divieto ai commercianti (ambulanti ed a posto fisso) di vendere mangime all'interno del centro storico portoferraiese. Tutti questi umani troppo amici dei pennuti potrebbero ritrovarsi spennati da una multa di 500 euro. Di seguito il testo integrale dell'ordinanza IL SINDACO Ordinanza n. 1712 del 14/10/2010 OGGETTO: Divieto di vendita mangime e somministrazione di cibo ai piccioni nel centro storico della città e nelle aree del centro urbano come individuate dal vigente R.U. PREMESSO: - che nel territorio cittadino – e in particolare nelle piazze e vie del centro storico e nelle aree del centro urbano sono presenti numerosi piccioni allo stato libero; - che è spesso diffusa l’abitudine di distribuire cibo ai piccioni e che tale condotta richiama un gran numero di esemplari, anche da zone limitrofe e contribuisce, di fatto, all’aumento esponenziale e innaturale del numero di questi ultimi; - che la quantità di piccioni presenti in città ha assunto livelli tali da destare preoccupazione sia per il potenziale pericolo igienico- sanitario rappresentato dal possibile rischio di trasmissione all’uomo di malattie infettive e parassitarie, sia per il danno agli edifici pubblici e privati a ai monumenti cittadini, sia, in generale per il grave pregiudizio al decoro urbano, in relazione ad insudiciamenti di fabbricati, manufatti, balconi, marciapiedi e altre aree pubbliche, causati dalle deiezioni dei predetti animali nonché alla presenza delle carcasse degli stessi; RITENUTO, pertanto, di provvedere con urgenza all’adozione di misure finalizzate al contenimento del numero di piccioni presenti in città; VISTO l’art.50 del D.lgs 267/2000; VISTA la legeg 7 agosto 1990, n.241; ORDINA Per tutte le motivazioni di cui in premessa, che espressamente si richiamano: - è fatto divieto a chiunque, salva specifica autorizzazione per fini sanitari e scientifici, di alimentare i piccioni presenti allo stato libero su tutto il territorio del centro storico e sulle aree del centro urbano come individuate dal vigente R.U.- con espresso divieto di gettare volontariamente sul suolo pubblico granaglie, scarti ed avanzi di cibo in siti normalmente accessibili a detti animali; - è vietata la vendita di mangime per piccioni alle strutture ambulanti e non, poste nel centro storico cittadino, così come sopra individuato; DISPONE - Che la presente ordinanza sia immediatamente esecutiva; - Che la presente ordinanza sia resa pubblica mediante affissione all’Albo Pretorio Comunale e che alla stessa sia data pubblicità, mediante pubblicazione sul sito del Comune e altre forme idonee forme di divulgazione, affinché i residenti e non possano averne notizia; Che la Polizia Municipale sia incaricata dell’esecuzione del presente provvedimento; AVVERTE Che chiunque violi le disposizioni della presente ordinanza sarà soggetto: -all’applicazione della sanzione amministrativa da un minimo di euro 25 ad un massimo di euro 500; -all’applicazione di quanto disposto dall’art. 650 del codice penale.


Piccioni sul tetto

Piccioni sul tetto