Il gruppo dirigente della CNA dell’Isola d’Elba ritiene, confermando una posizione peraltro già espressa in più occasioni, che il comune unico possa costituire un assetto istituzionale utile all’Isola d’Elba. Utile non solo per la evidente semplificazione dei processi decisionali o per la razionalizzazione della spesa e dell’erogazione dei servizi che dalla unificazione deriverebbero; ma anche per la opportunità di riqualificare i rapporti con i diversi livelli istituzionali in una prospettiva univoca di programmazione e gestione del territorio. Tutte questioni che possono avere riflessi positivi immediati anche per il mondo delle imprese locali. Proprio avendo a mente le esigenze delle imprese crediamo che la scelta del comune unico non sia sufficiente da sola a fornire i contenuti – cioè la selezione di priorità, le conseguenti progettualità e ricerca di risorse, l’attivazione di energie locali – che devono caratterizzare una stagione, tutt’altro che alle viste, di governo rinnovato. Comune unico e politiche di individuazione e valorizzazione dei fattori di sviluppo locale sono figliolo l’uno delle altre e stanno in una unica strategia di uscita da una fase prolungata di difficoltà. I temi all’ordine del giorno sono quelli del rosario che si snocciola da anni: qualificazione dell’offerta turistica, della dotazione infrastrutturale, della programmazione delle attività promozionali, dei trasporti, dei servizi a rete… Facciamo lo sforzo di pensare l’Elba come una rete non solo di realtà urbane, ma anche di funzioni complementari che in queste realtà si svolgono e che possono essere fatte convergere in un sistema che tende all’integrazione. Il comune unico dovrebbe rappresentare il frutto dello sforzo di consapevolezza che i vecchi problemi vanno affrontati con strumenti più adatti, con occhiali che consentono di vedere al di là della punta del proprio naso. E’ tutt’altro rispetto allo spettacolo avvilente, che ci viene imposto e del quale siamo stanchi, della tutela di rendite di posizione di gruppi dirigenti municipali che si appalesano inadatti a scelte strategiche che interessano l’intera Isola. Per queste cose intendiamo impegnarci a sostenere l’avvio dei processi che – anche attraverso la presentazione di una proposta di legge popolare per l’istituzione del comune unico ovvero attraverso lo svolgimento di un referendum consultivo – abbiano l’obiettivo di tenere insieme obiettivi di governo moderni ed assetto istituzionale idoneo a perseguirli. La CNA continuerà a mettere a disposizione la propria elaborazione sui temi che riguardano la crescita di questo territorio. D’altra parte, valutiamo positivamente la possibilità di costituire un comitato promotore per il referendum sul comune unico che raccolga i soggetti favorevoli alla sua istituzione. Siamo disponibili a parteciparvi attivamente ed invitiamo tutte le associazioni di categoria a pronunciarsi definitivamente sulla questione, sciogliendo le ambiguità che si sono manifestate dopo - e non durante - l’incontro organizzato a Rio Marina dal sindaco Alessi. Riteniamo che le associazioni di categoria debbano svolgere un ruolo attivo nella promozione del comune unico; in piena autonomia, incentivando il fatto democratico della discussione pubblica ed opponendosi alle eventuali tentazioni di confinare il dibattito sul futuro del territorio alle cerchie ristrette degli eletti nei consigli o dei gruppi dirigenti locali dei partiti.
Elba Mappa 350