PORTOFERRAIO. Agire in prima persona per risolvere i problemi reali della gente da tempo in stanb by. E' quanto sta accedendo da qualche mese sull'isola che vede in campo 4 Comitati su tematiche di carattere generale (ne esistono anche altri con obiettivi più ristretti o di quartiere) per dare sostegno ai Comuni, spesso imbrigliati da burocrazia e crescenti difficoltà amministrative, legate pure a divisioni politiche e tagli governativi. Un'Elba da sempre pronta a scendere in piazza per manifestare il proprio dissenso verso le decisioni calate dall'alto. Una delle più eclatanti avvenne negli anni Settanta per dire no alla chiusura delle miniere. Un'isola pacifica, fatta anche di patrioti ed eroi, ma che può anche essere insofferente alle autorità, fatti che fanno pensare che alle spalle ci possa essere anche l'influsso di un Pietro Gori anarchico, che da tutti fu amato. E oggi il fermento popolare pare riscaldarsi a fronte di problemi sociali da troppo tempo irrisolti. Ha aperto la strada il Comitato anti Terna animato da Michele Rampini, per bloccare i lavori dei tralicci e adesso sono al lavoro il Comitato per la sanità con Manola Balderi, (anni fa tentarono di animare il settore anche Licia Baldi e Nunzio Marotti) quello dei genitori sulle problematiche della scuola, spinto da Rosi Goglia e non è da meno il gruppo operante sul tema caro traghetti con Gimmi Ori e Bruno Paternò fondatori. Tutti si dichiarano indipendenti e apolitici e apartitici. L'Elba dei Comitati è il caso di dire. “Diversi Comitati? –commenta in modo frizzante Manola Balderi- è segno che i sindaci non riescono a raggiungere pienamente certi obiettivi e noi diamo una mano”. E Michele Rampini specifica “Senza dubbio noi siamo un motore aggiuntivo per le Amministrazioni comunali. Siamo un movimento che stimola e va a sommarsi all'azione dei sindaci e dei consigli comunali. Diamo input, sollecitazioni per portare avanti specifiche rivendicazioni. Ai nostri impegni di volontari non giova la divisione emersa recentemente tra Comuni di destra e di sinistra per la vertenza Elba. Che si superino gli ostacoli per riuscire veramente a creare richieste unitarie negli interessi di tutti gli elbani Il Comune unico è senza dubbio la strada da seguire”. E vediamo certi aspetti dei Comitati in azione COMITATO SANITA' Gli attivisti più impegnati sono Manola Balderi, Giovani Talucci e Michele Rampini che fa da portavoce. “Abbiamo mosso le acque stagnanti del settore –dice-importante l’incontro con i dirigenti Calamai, i sindaci e l'assessore regionale. Abbiamo fatto presente, insieme alle Amministrazioni, le numerose carenze dell’ospedale e dei servizi al territorio. Ora andiamo sulle priorità, iniziamo con il reparto maternità-infanzia, il più delicato, poi punteremo sull’emergenza-urgenza e le carenze di organici”. COMITATO SCUOLA DELLE MAMME Leader è Rosi Goglia, unitamente a Chiavetti e c'è anche il sostegno del Circolo Pertini. “Non intendiamo sostituirsi alle istituzioni –dice Goglia- ma vogliamo essere una forza in più. Il mondo della scuola è stravolto dalla controriforma Gelmini. Proponiamo una mobilitazione generale di tutte le famiglie e stiamo dando corpo al costituendo Comitato delle mamme. Priorità? Informazione massiccia e ricorsi per via legale”. COMITATO CARO TRAGHETTI Sono padri fondatori Bruno Paternò e Gimmi Ori, con loro Manuela, Michele, Renato, Manola e Marco. “Anche certe associazioni partecipano- dice Ori- Stiamo anche preparando la manifestazione per Firenze davanti alla Presidenza della Regione Toscana, alla quale sono invitati a partecipare tutti i partiti elbani uniti sotto un’unica bandiera: quella elbana. Il rapporto con i Comuni è di spinta a fare le cose, a risolvere i problemi, superando le divisioni partitiche. I Comuni sono in difficoltà perché hanno problemi a 360 gradi da risolvere. Speriamo si formi anche un Comitato sul problema grave dei rifiuti”. COMITATO ANTI TRALICCI Alcuni degli attivisti sono Matteo Rampini, Simone Galletti, Paolo Rossi e Vittorio De Michieli. “Abbiamo aperto un via- dice Michele Rampini portavoce pure di questo gruppo- e unendo le forze all’azione istituzionale abbiamo vinto una sfida non da poco e i tralicci non ci saranno. Ora vigiliamo sugli accordi e su facebook sensibilizziamo la gente sulla minaccia dell’elettrosmog”.
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