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Water-Front portoferraiese in Regione: Voto favorevole a maggioranza

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 13 ottobre 2010

Via libera a maggioranza alla ratifica dell’accordo di pianificazione per la variante al Piano strutturale di Portoferraio, l’atto che consentirà al Comune di realizzare il sistema delle attrezzature per la portualità turistica e la filiera nautica. Si è astenuto il Pdl, contrario l’Udc. Ad illustrare l’atto, e l’iter che ha condotto alla delibera approvata oggi, è stato il presidente della Commissione ambiente, Vincenzo Ceccarelli (Pd), che ha ribadito come, tra l’altro, “siano stati fatti approfondimenti”, e risultino “rafforzati gli aspetti di tutela ambientale”; come vi sia l’accordo con l’Autorità portuale; i volumi previsti per gli interventi a terra siano derivanti o da demolizioni o da previsioni comunque già esistenti. Ceccarelli ha tracciato i profili di intervento della riorganizzazione dell’offerta portuale elbana. Due gli ambiti di intervento: il porto commerciale ed il porto turistico. All’interno di quest’ultimo sono previsti il “Porto turistico Cantieri”, destinato alle attività di costruzione, riparazione, rimessaggio delle imbarcazioni, e connesso all’ormeggio di barche di grandi dimensioni; ed il “Porto turistico di San Giovanni”, dedicato alla nautica da diporto, e quindi destinato alle imbarcazioni medio-piccole e connesso alla riqualificazione e alla fruizione pubblica dell’area. L’intervento, come precisato in aula, è subordinato ad una preventiva valutazione di impatto ambientale oltre ad alcune prescrizioni tra cui il mantenimento della prevalenza della dimensione orizzontale del paesaggio. Per quanto riguarda le competenze regionali, l’accordo di pianificazione consente alla Regione di implementare il PIT (Piano di indirizzo territoriale), specificando e dettagliando gli obiettivi e le azioni strategiche previste nel Masterplan “la rete dei porti toscani”. L’astensione della Lega Nord Toscana è stata motivata da Gian Luca Lazzeri, che ha premesso la “consapevolezza che si tratta di un intervento necessario che mette mano ad una zona degradata del Comune di Portoferraio”. Le perplessità di Lazzeri sono sulla “non adeguatezza dell’informazione alla popolazione sul progetto finale”; sulle strutture in cemento armato “molto profonde” (con rischio per la salute per la rimozione dei fanghi presenti) previste sui fondi di drenaggio e su alcune garanzie che mancherebbero riguardo agli insediamenti residenziali. Ad annunciare il voto contrario dell’Udc il consigliere Giuseppe Del Carlo, che ha definito la procedura seguita “un po’ municipalistica” e non sufficientemente rispettosa del Protocollo d’Intesa sottoscritto da tutti i Comuni elbani. Critiche anche per il fatto che la Valutazione di impatto ambientale “avverrà dopo” (con la variazione al piano strutturale e con il regolamento urbanistico), mentre in altri Comuni (come Rio Marina) “si chiede preventivamente”. Per il consigliere Marco Taradash (Pdl), il voto di astensione è dovuto alla “desolazione per le modalità” seguite rispetto a lavori “da tempo reclamati e necessari”. Si arriva con grande ritardo (dal 2007) a votare la delibera di ratifica, e “Per cominciare a vedere qualcosa, bisognerà aspettare il 2015..”. Eppoi non sono state fatte “cose essenziali”; non c’è la valutazione dell’impatto ambientale, e manca anche il coinvolgimento reale delle popolazioni interessate. E “voi, come al solito avete figli di serie A e di figli di serie C..”. Tradotto, “L’Elba ha circa 30mila abitanti, ma voi – ripete Taradash rivolto ai banchi di maggioranza - avete scelto l’unico comune amministrato dal centrosinistra”. Secondo Marta Gazzarri, capogruppo dell’Idv, “si tratta di un intervento molto importante per l’Elba, che non vive un momento felice”. L’isola, insomma, è in difficoltà per fatti legati anche alla privatizzazione della Toremar, mentre l’aeroporto di Marina di Campo non viene utilizzato. “L’intervento per valorizzare e qualificare la portualità è da guardare con favore”: Portoferraio è un porto naturale, ed è il più importante, ma ciò non significa che il rilancio non debba essere inserito in una rivitalizzazione dei porti dell’Elba. Andrea Agresti (Pdl) ha osservato come, per quanto riguarda la struttura portuale, le sottolineature sulle volumetrie fatte da Ceccarelli sembrino suggerire “un certo timore, rispetto a quantificazioni urbanistiche standard necessarie…”. Anche per Agresti “L’Elba è da considerare tutta insieme” e poi “sarebbe bene che anche certe espressioni scomparissero dagli atti: scrivete nautica sociale, ma francamente non capisco cosa ci sia di sociale nella barca o nel posto barca…”. Ardelio Pellegrinotti (Pd), ripercorrendo i precedenti passaggi consiliari, ha ricordato (rivolto in specie a Del Carlo) gli adempimenti alla normativa vigente che sono stati seguiti per tutto l’iter del procedimento. Riferendosi all’intervento previsto sul Porto di S. Giovanni, “a basso impatto ambientale”, il consigliere ha ricordato la situazione di “anarchia di piccole imbarcazioni” e quindi la “necessità di razionalizzare e dare servizi” nell’area. Opportuni anche gli interventi sul Porto commerciale, per barche più grandi, senza “volumetria aggiunta”. I Cantieri per il rimessaggio avranno poi una ricaduta positiva sui comuni vicini. Per Matteo Tortolini (Pd) un “progetto di rilancio serio per la prospettiva turistica dell’Elba” passa anche dall’intervento al voto, considerato “necessario e non sufficiente”, in un ambito di rilancio che fa i conti con un sistema turistico pesantemente in crisi. Il consigliere ha inoltre ricordato la crisi del cantiere nautico Esaon: “rischiava la chiusura, siamo arrivati alle condizioni di rilancio” dentro l’accordo su Portoferraio. Un accordo che comunque si fonda su un’intesa strategica che ha coinvolto gli altri comuni e l’autorità portuale: anche se è bene ricordare che “l’iniziativa urbanistica è compito dei Comuni”. Quanto alla contestazione di “aver discusso poco”, Tortolini ha ricordato all’assemblea che “sono anni che si discute, si è perso il numero delle assemblee”. Per Monica Sgherri (Fed.Sin-Verdi) “Si tratta di un intervento pesante che chiede massima attenzione”, in particolare su insediamenti e nuove volumetrie. Riguardo alle opere portuali è chiaro “l’obiettivo ambizioso di allungare la stagione di lavoro dell’Elba”; ma riguardo agli ampliamenti legati non solo alle attività portuali, e quindi a terra, l’auspicio è di “guardare con estrema attenzione al regolamento urbanistico ancora da fare”. La consigliera avrebbe preferito che la Commissione approvasse una raccomandazione, ed esprimendo “un voto favorevole preoccupato” ha chiesto all’Assessore di venire in Commssione una volta che sia approvato il regolamento urbanistico.


Water Front Portoferraio

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