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A Sciambere piaggese-mardolaio degli amici e degli avversari

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : lunedì, 11 ottobre 2010

Vorrei ringraziare, a presentazione della Candidata di “Lista Comune Protagonista”, personalmente, pubblicamente e nuovamente, dal Forum tutto, il Sindaco uscente di Rio Marina e Cavo, On. Francesco Bosi, per ciò che ha realizzato nel nostro Comune. Ho profondo rispetto per la Persona e la nostra idea di sviluppo e partecipazione, radicalmente in contrasto, non mi impedisce di rilevare che, nei primi anni, ha concretizzato molto e bene. Preciso che, la mia figura, non aspira a nessuna responsabilità, sono uno dei tanti iniziatori di “Forum Cittadino Protagonista”, sollecitato ad esprimere in attesa di Assemblea. Convocheremo la nostra Assemblea per eleggere i rappresentanti del Forum, apriremo un dibattito al nostro interno e da lì scaturiranno Programma e candidati chiamati all’attuazione, un confronto democratico dove, chi entra papa, può uscire cardinale, questa è la nostra energia, nel concetto che, la politica è sintesi di teorie e di interessi, di principi e di fatti. Basta scavare un po’ e ci si accosta ad un universo meraviglioso, ricco di creature straordinarie, forti dei loro ideali e capaci di esprimere un candidato Sindaco sul quale convergeremo, con vigore e decisione, nella tutela e in discontinuità. Rendo omaggio e a conforto, concludo con un aforisma di Don Lorenzo Milani, tratto da Esperienze Pastorali: Io al mio popolo gli ho tolto la pace: Non ho seminato che contrasti, discussioni, contrapposti schieramenti di pensiero. Ho sempre affrontato le anime e le situazioni con la durezza che si addice al maestro. Non ho avuto né educazione né riguardo né tatto. Mi sono attirato addosso un mucchio di odio, ma non si può negare che tutto questo ha elevato il livello degli argomenti e di conversazione del mio popolo. Per Forum Cittadino Protagonista Renzo Sanguinetti. Caro Signor Sanguinetti Mi perdonerà se, pur rispettando ogni suo punto di vista, assumo la sua lettera come paradigma non proprio positivo. Il fatto è che mi pare essa riassuma mirabilmente ogni cosa che non si deve fare quando si licenzia una comunicazione politica. Se la politica parla alla polis (e ragionando di paeselli come Cavo e la Piaggia parla addirittura al vicus) deve essere prima di ogni altra cosa chiara e intellegibile da tutti i cittadini. Voi politici (lo siate di professione a vita come Bosi, o pro-tempore come mi par di capire lei) avete comunque l'obbligo di riuscire a far capire perfino ad un giornalista cosa proponete. E se interpellato da un collega parimenti dubbioso sul contenuto della sua missiva ho risposto crudamente "Non ci ho capito un cazzo!", significa, con tutta probabilità, che il documento non rappresentava la quintessenza della chiarezza. Altro aspetto esecrabile è l'atteggiamento, mi consenta, di eccessiva piaggeria (sarà per la vicinanza della Piaggia?) che trasuda da ogni suo rigo, nei confronti di questo gigante del pensiero occidentale di che trattasi (la sua Persona scritto con la P maiuscola? e allora perché non scrivere "Lui" come si usava per riferirsi ad una divinità o alla buonanima i cui busti campeggiano ancora in esercizi di amministratori comunali)? Stendiamo un pietoso lamierone sullo stile e sulle uscite tipo "la mia figura, non aspira a nessuna responsabilità". Lei si autodefinisce addirittura "una figura"? (modesto eh, minchia!) o è un'escamotage elegante per parlare, come Mennea ed il grande capo Esti-Kazzi di Radio2, in terza persona? Che dire poi della sua chiusa, che inizia a scosciagalletto con un solenne "Rendo omaggio" (a chi? boh!) e continua con una citazione di don Lorenzo Milani il cui operato non si intende se lei voglia paragorare alle opere del Bosi oppure a quelle di sé medesimo. Ma a chiunque dei due si riferisca mi sento di tranquillizzarla, e se non si fida di me senta l'avvocato Mancuso le confermerà che data la sua condizione di defunto, Don Lorenzo Milani non potrà intentarle causa per aver tracciato tanto offensivi paralleli. La saluto perchè ho qualche riga da scrivere ad un'amica. Cara Paola Non c'è bisogno di ripeterci quanto siamo politicamente distanti, e che ciononostante tra di noi c'è una lunga e sincera amicizia, rinforzata da una reciproca stima, che non è venuta mai meno neanche quando ci siamo trovati in fase di forte scontro. Capirai quindi quanto sia disinteressato il consiglio che ti do, relativo al porre molta attenzione a chi supporta te ed il tuo schieramento. Lasciando parlare (e peggio scrivere) a ruota libera degli improvvisati tribuni della plebe (a destra a sinistra sotto e sopra) a proposito di figure, si rischiano figurette a ripetizione. (Oriano Niccolai op. cit. "Fa più danni un alleato tonto che un avversario intelligente"). In ultimo, una prece Paola: se il tuo impegno andrà a buon fine starei a suggerirti che il primo atto dell'amministrazione fosse incentivare le iniziative per l'educazione degli adulti, a partire (torniamo a don Milani) dalla loro rialfabetizzazione, mi pare ce ne sia bisogno.


martora mardola scura

martora mardola scura