Apprendiamo con gran dispiacere, dagli Onorevoli Silvia Velo e Luca Sani, che gli emendamenti presentati dagli stessi che avrebbero dovuto garantire a Toremar il ritorno di quanto prestato a Tirrenia sono stati bocciati. Quindi Toremar dovrà restituire 9,7 milioni di euro al posto di Tirrenia. Il presidente Enrico Rossi e Luca Ceccobao affermano che il valore della Toremar è di 8 milioni di euro, quindi la perdita secca per chi si aggiudica Toremar è di 1,7 milioni di euro. Probabilmente, a noi isolani, tutti e quattro chiederanno d’esseri grati a chi con gran generosità accetterà di prendersi Toremar e di risarcirlo magari concedendo l’aumento del costo del biglietto. Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi. Il 05.10.2010 presso la provincia di Livorno è stato “da alcuni sentito e da altri ascoltato” l’amministratore delegato della Toremar Angelo Roma sui trasporti marittimi inerenti il servizio per l’Arcipelago I rappresentanti dell’Italia dei Valori hanno posto delle domande al dottor Angelo Roma per cercare di capire lo stato delle cose nell’interesse dei cittadini. D. Quando saranno pubblicamente aperte le famose 11 buste con i nomi degli armatori interessati? R. Roma rispondeva in modo evasivo, e garantiva la sua vigilanza attiva fino al termine del suo mandato intorno al Febbraio/Marzo 2011. D. Come può una società che vale solo 8 milioni d’euro ottenere un finanziamento di 20 milioni di euro sul mercato finanziario? Qui la risposta e meravigliosa, in un solo colpo vengono allo scoperto bugie, imbrogli, trame per portare Toremar in dono a chi forse è già stato generoso, ma non con i cittadini dell’arcipelago. Leggiamo la risposta con attenzione. R. Gli 8 milioni di euro dichiarati per il valore di Toremar altro non sono che il residuo degli ammortamenti a bilancio. Per semplificare è come se per vendere la vostra auto prendete il solo prezzo della sola batteria e asserite che quello è il valore di vendita dell’auto. Questa affermazione di Angelo Roma dimostra che quello che andiamo dicendo da tempo corrisponde a verità: la società Toremar vale molto di più di quanto dichiarato dalla Regione. La seconda parte della risposta di Angelo Roma è ancora più esilarante. R. Toremar per ottenere il prestito di 20 milioni che poi ha girato alla Tirrenia (società dello stato in difficoltà economica) non si è rivolta al mercato, ma allo stesso stato italiano. Siamo alla follia! Secondo quanto dichiarato da Angelo Roma, Amministratore delegato Toremar, il famoso debito di 9,7 milioni d’euro che mette in crisi la privatizzazione della Toremar e non fa dormire Silvia Velo, Luca Sani, Enrico Rossi e Luca Ceccobao è un debito che Toremar ha con lo stato Italiano, fatto per poter prestare dei soldi alla Tirrenia società dello stato in crisi economica. Quindi, secondo Angelo Roma, Toremar ha un debito per 9,7 milioni di euro con lo stato italiano e non può onorarlo in quanto non riesce a riscuotere un credito di 9,7 milioni di euro dallo stato Italiano, il moto perpetuo del cane che si morde la coda. L’emendamento di Silvia Velo e Luca Sani forse recitavano cosi? Può lo stato italiano prendere 9,7 milioni di euro dalla sua tasca destra e passarli alla sua tasca sinistra e quindi cancellare il debito di Toremar verso lo stato di 9,7 milioni di euro e a sua volta Toremar può cancellare il credito che nutre verso lo stato Italiano di 9,7 milioni di euro? Lo stato Italiano mostrando tutti i suoi limiti secondo loro a risposto: no! Basta! Non potete continuare a prendere in giro i cittadini dell’Arcipelago che vi hanno votato Evitate di trasformare una tragedia in farsa o comica finale. È in gioco il futuro dell’arcipelago, la vita e il posto di lavoro di tanti cittadini. L’Italia dei Valori propone ai sindaci, alle associazioni di categoria e alle forze politiche, di chiedere tutti assieme, nel solo interesse dei cittadini, che questi quattro eletti si presentino davanti ai loro elettori con una perizia sul reale valore di Toremar e copia degli emendamenti fatti spiegando perché questa vicenda stanno diventando sempre meno chiari e ridicoli. Florio Pacini Italia dei Valori Isola d’Elba
marmorica toremar in accosto