Sarò schietto e "ingenuamente malizioso" (scusate l'ossimoro ma ci stava bene) come mia abitudine, nel porre agli amici di Legambiente una questione che non possono non chiarire una volta per tutte, nel rispetto di quei lettori del giornale on line (mi permetto di farmene portavoce in questa mia) che, credo, proprio per la sua schiettezza ne trovino la lettura confortante ed edificante. E allora: ce lo dite finalmente che rapporti ha Umberto Mazzantini con Legambiente? E lo stesso con il Parco Nazionale? E lo stesso con il Comune di Capoliveri? e Legambiente con questi ultimi due? Perchè, al di là della condivisione, spesso e volentieri (e volentieri lo dico con sincerità), dei contenuti dei numerosi interventi dell'associazione ambientalista su queste pagine, vorremmo (continuo a farmi portavoce dei lettori, o quanto meno di molti di essi con cui ho modo di confrontarmi quasi quotidianamente) capire anche da chi provengono e soprattutto con quale e quanta coscienza e convinzione sono prodotti e diffusi. Spero che questo interrogativo non sia preso come una provocazione nei confronti di alcuno, ma (come in realtà è) come la richiesta di un ulteriore contributo all'informazione avanzata da un lettore assiduo ed attento, desideroso di sapere "come stanno le cose" per fugare in sé e in altri alcuni innocenti dubbi. Grazie Renato de' Michieli Vitturi Caro Renato Poni dei quesiti ai quali possono (e secondo me debbono) rispondere solo Umberto Mazzantini e Legambiente. Per quanto mi riguarda posso solo dirti cosa penso di Legambiente e di Umberto Mazzantini. Dell'associazione del Cigno Verde nell'Arcipelago (della quale sono stato anche per un breve periodo indegno presidente)penso sia un prezioso strumento democratico ad alta operatività. Se facessimo un'indagine sugli ultimi quindici anni di vita sociale all'Isola d'Elba, ci accorgeremmo che Legambiente è stato il soggetto costantemente più presente, quello che ha prodotto più cultura ambientale intesa nel senso più lato. Da Legambiente ai cittadini elbani è giunta in questi anni una mole notevolissima di informazione, documentazioni, testimonianze, denunce, azioni non solo simboliche. Forse anche per la obiettiva pochezza di altri soggetti Legambiente ha supplito ad un ruolo di "sentinella democratica" su fronti quali l'uso del territorio, l'applicazione e la formazione degli strumenti urbanistici, le scorribande di mascalzoni più o meno coperti da ruoli istituzionali. Ricordo qui a titolo esemplificativo che per ammissione degli stessi inquirenti dal Dossier Cerboli (luglio 2001) di Legambiente hanno preso le mosse le indagini che hanno condotto al caso degli Abusi Eccellenti, uno di quelli che sta scuotendo l'Isola in questi giorni. Se lo rileggi Renato, (lo abbiamo di recente ripubblicato) ci troverai la Banda del Buco quasi al completo. Per quanto riguarda la persona Mazzantini, per quel che vale il mio personale giudizio, Umberto è leale, diretto, intelligente, infaticabile, è capace di vivere con niente, è un ambientalista coerente, fin quasi all'assurdo (non possiede né un'auto né un telefono cellulare) quando apre bocca sa sempre quello che dice. Mi sono trovato a vivere con lui situazioni molto dure, quando il parco c'era da realizzarlo, ed all'Elba lo voleva solo una minoranza di cittadini col cervello inserito che doveva "tenere botta". In qualche caso e contesto particolare sono stato proprio da solo con lui a saltare controcorrente, penso di conoscerlo come poche altre persone. Se qualcuno intende mettere in discussione la sua personale onestà se la deve vedere anche con me. Ciò premesso non ho condiviso sempre i suoi punti di vista e le sue scelte, ma le ho sempre rispettate. Per dire, Renato, che indipendentemente dalle risposte che ti forniranno Legambiente e Mazzantini, un'Elba con così poche certezze come quella che viviamo in questi giorni, di organizzazioni e persone connotate da rigore morale come il Cigno Verde e Umberto si ha estremo bisogno.
goletta verde pietro micca
mazzantini