Sono di Milano e in parte lì lavoro, ma da quasi sette anni mi sposto ogni settimana all’Elba, per attivare la mia professione, in vista di un trasferimento definitivo. In questi viaggi mi è sempre accanto Roa, il mio golden retriever, mio compagno anche di vita. Roa attualmente ha quasi dodici anni,è invecchiato ed ha un problema di radicolite lombare, che gli ha ridotto la mobilità delle zampe posteriori, per cui cammina con molta fatica, trascinando in particolare la destra e non ce la fa più a sollevarla; in sostanza riesce a fare due scalini, ma la scalinata per raggiungere il ponte della nave è troppo lunga e troppo ripida! Roa pesa 33 Kg , peso standard di un golden maschio, ma non sono certo in grado io di portarlo in braccio ( ho 67 anni e peso 49 kg) come mi è stato spiritosamente suggerito dal personale della nave! Oggi, sabato 2 ottobre alle 15.30 sul traghetto Toremar diretto a Portoferraio, prima di salire ho segnalato la mia necessità di utilizzo dell’ascensore . Ho atteso che l’inserviente, anzi nel caso il capitano, mi facesse segno di posizionarmi con la macchina vicino all’ingresso dell’ascensore,e così ho fatto. Fino a qui tutto tranquillo, poi un inserviente particolarmente solerte, mi voleva scacciare, quando gli ho chiarito che dovevo prendere l’ascensore e ne avevo chiesto già l’autorizzazione. “Dov’è il disabile?” con tono inquisitorio! “Il disabile è il mio cane, che non può fare le scale”. Apriti cielo !!! Come se subdolamente e senza permesso mi fossi infilata lì, dandomi in sostanza della bugiarda, va a chiamare il capitano, che conferma deciso “L’ascensore è per i disabili”. Faccio nuovamente presente il problema…..e gli comunico che su altri traghetti in altre ore sia in andata che in ritorno, sempre della Toremar (che ormai scelgo sempre perché è l’unica che dispone di ascensore), non c’erano stati problemi! “Loro hanno sbagliato!!” Alla fine mi “concede” di salire, accompagnata dall’inserviente che naturalmente continua a rincarare la dose e tra le motivazioni del divieto dice “ e se poi il pelo del cane infetta un disabile?….siamo noi responsabili!!” Tutto questo mi fa inorridire….l’ignoranza impera e ne va tronfia! E’ veramente una vergogna! “Portate con voi i vostri animali in vacanza, non abbandonate gli animali!!!” Tutta questa pubblicità, che ovviamente è sensata e sacrosanta, rimane solo un insieme di parole, perché poi nella realtà dei fatti, si fa di tutto e di più per rendere difficile la vita di una persona, che viaggia con il suo animale, soprattutto se è dassola: non può prendere un caffè (perché al bar il cane non può entrare), non può andare ai servizi (perché nel disimpegno dei gabinetti non si sa bene cosa il cane inquini), l’ascensore dei traghetti poi, sembrerebbe essere un luogo sterile, tipo sala operatoria…..!! Chissà perché altrove i cani possono entrare nei bar, al ristorante e regolarmente in ascensore (ho abitato per anni al 6° piano e non ci sono mai stati problemi ne lì né altrove)….e poi cosa ci vorrebbe ad avere un minimo di cortesia e comprensione? In Corsica in un bar, d’estate, prima di chiedermi cosa desiderassi, si sono premurati di portare una ciotola d’acqua fresca al mio cane…………. Il mio cane, come tanti altri che hanno lavorato e lavorano con disabili sia psichici che fisici, con malati di alzhaimer, con anziani soli nei ricoveri, ha dato tutto il suo amore e la sua disponibilità, attraverso la pet therapy e tutt’ora quando un mio paziente piange o è triste, gli poggia il muso sulle ginocchia, per consolarlo. Forse possiamo cominciare ad avere un pò più di considerazione e rispetto per gli animali …anche loro hanno sofferenze e devono fare i conti con l’invecchiamento e come dice una massima dell’ENPA (Ente Nazionali Protezione degli Animali) “ Gli animali non hanno santi in paradiso!” .
Nave toremar nebbia