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Lega Nord: Il Canale di Piombino ci separa dall'Unione Sovietica

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 03 ottobre 2010

Sarà la crisi economica, il continuo decadimento della politica, l'inefficacia della azione politico amministrativa degli eletti per la soluzione dei molti problemi, ma in questa mesta atmosfera autunnale, il futuro delle popolazioni insulari sembra ancora più incerto e il loro grado di fiducia in chi amministra scaduto ai minimi storici. Le decisioni, da prendere per questo territorio, gli ultimi argomenti oggetto di discussione politica, hanno trovato la platea dei cittadini, rassegnata, incapace di reagire alle volontà maturate altrove. - Collegamenti marittimi, ormai vicini a un epilogo contrario alle necessità di una vera tutela e garanzia per la continuità territoriale. I ripensamenti della Regione sono tattici, consigliati più dalle reazioni popolari, che da una nuova impostazione. La soluzione prospettata dalla Lega è contro la vendita della Toremar ai privati e la creazione di una azienda misto pubblico privata, capace di garantire meglio gli interessi del popolo delle isole, sovrano e giusto, non fellone meritevole di essere punito e consegnato agli speculatori, assieme al suo territorio. - Sanità, sempre meno servizi ospedalieri e meno tutela per la nostra salute. Ridimensionamento del rapporto cittadino o turista e servizio sanitario. - I massimi rappresentanti regionali, che vengono a trovarci, hanno strani nomi e portatori di nessuna certezza. Sembrano emissari arrivati tra noi, più per ammonirci e scoraggiarci, che per prospettare, il miglioramento delle nostre condizioni di vita. Alla fine risultano inquietanti figure, lontane anni luce, dai territori amministrati. Il loro alibi è che il Governo Centrale ha fatto i tagli e che la coperta è corta e qualcuno deve rimanere all'addiaccio. In definitiva è tutta colpa di Berlusconi e dei suoi alleati. Bassa propaganda, che nasconde una incapacità, a prendere iniziative, nell'interesse unicamente dei cittadini. Attenzione Elbani ed altri abitanti le isole, aldilà del Canale con l'Unione Sovietica i metodi sono gli stessi, l'ideologia rimane nostalgicamente la stessa. Se il disegno è fiaccare, indebolire, questa parte della Toscana insulare per ricondurla a un assoggettamento politico ben preciso e omologarla al resto del territorio, la strategia sta riuscendo. Qualcuno vuol portare nell'europarlamento la vertenza Elba, ma privare una popolazione della sanità, rendere costosi e impraticabili i servizi di collegamento (aeroporto assente) con il Continente, abbassare la qualit� della vita, attraverso l'erogazione degli altri servizi pubblici da terzomondo (rifiuti, trasporti interni e viabilità, erogazione dell'acqua e sua potabilità), sono crimini contro le popolazioni dell'Arcipelago e quindi contro l'umanità. La sede giusta per trattare questi comportamenti, sono i tribunali penali internazionali. Dove non si discute solo di genocidi, campi della morte, torture. Crimini, sono anche quelle azioni volte a far perdere a migliaia di persone, gli insulari, quello che posseggono, la casa, il lavoro, i risparmi. Come Lega ci batteremo, per risollevare la dignità dei cittadini delle Isole, contro ogni prepotenza e denunceremo ogni volta, anche coloro politici e non, che assecondano questo odioso disegno. Comitato Lega Nord Circ.ne Arcipelago Toscano Pietro Carabellese Consigliere Prov.le Lega Nord Raoul Buratti Volponi Commissario protempore Se poi agli amici della Lega, dopo una tanto trucibalda esposizione e un'attacco alla regione cinica e bara, restasse l'energia per contestare all'agonizzante governo di un Berlusconi a cui fanno da stampella, i tagli che penalizzano sempre di più le realtà insulari e microinsulari (scuola, trasporti, defiscalizzazioni e mille altri etc.) risulterebbero magari un po' più credibili di quanto non risultino ad agitare lo spettri di totalitarismi che più non esistono, senza accorgersi che proprio il loro capo, il Bokassa di Arcore, vanta amici di elementi come Putin e Gheddafi (tanto per citarne due) che fanno orrore a qualsiasi democratico occidentale.


alberto da giussano

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