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Sinistra Ecologia e Libertà attacca Papi per il suo blocco del Buraccio

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 03 ottobre 2010

Mentre l’Assemblea dei Soci di ESA approvava il bilancio consuntivo 2009, il Sindaco di Porto Azzurro Papi, con una decisione unilaterale, decideva di impedire l’utilizzo dell’area del Buraccio per lo stoccaggio della differenziata, contribuendo così a far lievitare sensibilmente i costi ed aumentare le difficoltà di ESA, di cui il Comune di Porto Azzurro è formalmente parte. Infatti, l’impossibilità di stoccare al Buraccio grandi quantità di vetro, plastica e carta costringerà ESA ad aumentare i costosi viaggi di conferimento della differenziata fuori Elba. Ci auguriamo che questo sovrapprezzo, che appesantisce l'onere per i rifiuti, già elevatissimo, sostenuto dalle famiglie e dalle aziende, non durerà a lungo: la Provincia sta infatti predisponendo un atto che riconosce all’area del Buraccio gestita da ESA la qualifica di “Centro di Raccolta”, e che varrebbe come un'autorizzazione; Contemporaneamente il Comune di Portoferraio, comproprietario a proprietà indivisa dell’area (va ricordato che questa si trova presso il confine tra i territori dei due Comuni), sta approntando - ci risulta - un ricorso per far valere il proprio diritto ad accedere alla proprietà, oltre che a non interrompere un pubblico servizio. Sottolineiamo che ESA ha attualmente un passivo di circa cinque milioni di Euro, il quale ne paralizza le capacità operative, ma vanta crediti da riscuotere per una cifra ancora superiore. Ai conti di ESA mancano, tra l'altro, proprio 2.400.000 Euro dovuti dal Comune di Porto Azzurro, fino ad ora reiteratamente insolvente (oltre ai crediti degli altri Comuni, che si sono però impegnati per un graduale rientro). Anche ammettendo le contestazioni del Sindaco Papi sull'entità del debito (per cui vorrebbe far valere diversi conteggi) e le famose quote di rimborso per il “danno ambientale”( riconosciute in linea di principio dagli altri Comuni), certamente, tirate le somme tra ESA e il Comune di Porto Azzurro, la Società di Servizi Ambientali vanterebbe comunque un fortissimo credito. Perché allora questa esibizione di muscoli, questa lite da cortile dove si rischia di farci male tutti? Forse si tratta, in vista di una inevitabile richiesta per il rientro del credito da parte di ESA, di una forzatura per ottenere uno sconto sul debito a danno di tutto il resto della popolazione elbana? Crediamo che lo smaltimento dei rifiuti all’Elba debba essere governato in modo associato da tutto il territorio; che sia necessaria una maggiore attenzione da parte della politica, per decidere concordemente che cosa sostituirà gli “Ambiti Territoriali Ottimali” (ATO), quasi spariti per legge prima di avere assunto qualche funzione utile (come ad esempio stabilire una tariffa di ambito, che avrebbe contribuito a ridurre, considerandoli un costo comune dell'ATO, i nostri esorbitanti costi di trasporto ). Non vediamo altra via che una gestione associata comprensoriale. E', a nostro parere, assolutamente necessario ed urgente che venga convocata una conferenza comprensoriale sul problema dei rifiuti e, messo a punto un progetto condiviso per ridurre i costi e migliorare il servizio, sia rilanciata economicamente ed operativamente la Società, stabilendo un assetto societario cui partecipino equamente tutti i Comuni. Le condizioni per iniziare una gestione condivisa ci sono, a cominciare dall’avvio della linea di trattamento dell’umido e di produzione di compost (circa 8.000 ton su 30.000 prodotte), che speriamo sia immediato. Bisogna poi discutere insieme e con tempestività se introdurre per tutti la TIA (oggi presente solo a Portoferraio) piuttosto che mantenere la TARSU; stabilire i tempi per realizzare od adeguare in ogni Comune le aree di stoccaggio per la raccolta differenziata; decidere le sorti della discarica di Literno, ecc... Quello che l’Elba non si può permettere, segnatamente nel pieno di una crisi galoppante come quella in atto, è un alzarsi di ponti levatoi che sa tanto di MedioEvo.


Buraccio stretta

Buraccio stretta