Torna indietro

L'ultima coltellata

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : martedì, 03 dicembre 2002

Il Decreto Gasparri, che dà piena libertà alle compagnie telefoniche di costruire antenne fregandosene dei vincoli ambientali ed urbanistici, sta ottenendo i primi nefasti risultati anche all’Elba. Sfruttando il cavallo di Troia delle decisioni già prese dal Comune di Portoferraio le compagnie di telefonia mobile stanno rapidamente procedendo alla costruzione di nuovi impianti. Infatti, per la installazione di impianti il decreto prevede che ”sia sufficiente la denuncia di inizio attività”. Se le amministrazioni locali esprimono dissenso è convocata entro 30 giorni una conferenza di servizi che si esprime a maggioranza, sostituendo "a tutti gli effetti gli atti di competenza delle singole amministrazioni". Se il dissenso è espresso, all'interno della conferenza di servizi, da un' amministrazione preposta alla tutela ambientale, della salute o del patrimonio artistico "la decisione è rimessa al Consiglio dei Ministri”. A quanto pare il Comune non ha richiesto quei particolari approfondimenti di carattere ambientale, paesaggistico e di rischio per la salute dei cittadini di cui non ha tenuto conto neanche all’epoca delle concessioni per le 13 antenne a Portoferraio. Le compagnie telefoniche si sono messe immediatamente all’opera: hanno iniziato con le antenne sul campo da rugby di San Giovanni, proprio in una di quelle zone che la normativa regionale e la legge precedente consideravano aree sensibili perché vicino a strutture molto frequentate, ora sono passate alle zone panoramiche come il Puntale dell’Acquaviva. La nuova antenna dovrebbe sorgere esattamente su un piazzale panoramico che il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano aveva attrezzato con recinzioni, cartelloni e panchine, la ditta costruttrice ha divelto quelle strutture (non ci risulta abbia chiesto nessun permesso al Parco), ha recintato l’intero piazzale e scavato due grandi buche. Così i turisti potranno ammirare il magnifico panorama di Portoferraio, dello Scoglietto e della costa dell’Enfola con contorno di onde elettromagnetiche proprio un bel biglietto da visita turistico. Inoltre, il cartello dei lavori cita solamente la concessione edilizia 111/2002 del 19/08/2002 del Comune di Portoferraio, ma l’area potrebbe essere, almeno in parte, nel territorio del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano il cui confine inizia proprio in quella zona (vedi cartografia). Se così fosse, i lavori avrebbero bisogno del nulla-osta del Parco Nazionale che difficilmente potrebbe rilasciarlo in un luogo di così grande valore paesaggistico e ambientale, infatti uno delle pochissime possibilità di contrastare antenna selvaggia sono i vincoli delle Aree Protette che nemmeno il Ministro Gasparri è riuscito ad ignorare. LEGAMBIENTE chiede che il Comune sospenda subito i lavori in attesa di una attenta verifica sulla possibilità che il cantiere insista all’interno dell’Area Protetta, chiede che l’Ente Parco intervenga immediatamente per controllare attentamente l’intera questione e se le compagnie telefoniche potevano intervenire sulle strutture dell’area sosta panoramica senza il permesso del Parco. Per Legambiente il decreto legislativo Gasparri, oltre ad avere caratteristiche di non costituzionalità, sembra essere concepito solo in funzione di una realizzazione "deregolata" delle infrastrutture per le reti di telecomunicazioni senza che venga contemplata nessuna preoccupazione né per la salute dei cittadini né per la tutela paesaggistica, artistica e culturale dei nostri territori. Questo accentramento eccessivo di poteri da parte del Governo porterà soltanto un aumento delle vertenze locali che impediranno sul territorio uno sviluppo razionale, efficace e corretto delle infrastrutture per le reti di telecomunicazioni.


Antenne puntale ruspa

Antenne puntale ruspa

antenne puntale recinzioni 2

antenne puntale recinzioni 2

antenne puntale cartografia

antenne puntale cartografia

antenne puntale cartografia

antenne puntale cartografia