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Fratini ai Sindaci: Presentarsi divisi è segnale di debolezza e scarsa credibilità

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 30 settembre 2010

Erano inevitabili le critiche mosse dai Sindaci Peria e Alessi alla iniziativa dei loro colleghi di centrodestra, per la semplice ragione che è controproducente pretendere di aprire una “vertenza Elba” con tanto di approvazione di una piattaforma rivendicativa da presentare al Governo regionale e a quello nazionale, senza coinvolgere i Sindaci di Portoferraio e Rio nell’Elba. Si è trattato anche di una non leggera scorrettezza sul piano istituzionale. Presentarsi ad un negoziato divisi sarebbe un segnale inequivocabile di debolezza e di scarsa credibilità. Saggezza politica avrebbe dovuto consigliare di non cercare “primogeniture” che rischiano di non far bene, ma di nuocere all’immagine dell’Elba e rendere più difficoltoso il superamento delle non poche criticità che abbiamo. Secondo l’UDC i Sindaci di centrosinistra sarebbero “perplessi a partecipare ad iniziative che potrebbero anche scontrarsi con livelli istituzionali a loro politicamente più vicini ( leggi Regione Toscana). Ma, mi chiedo, quando è successo che, ricevuto l’invito, non lo hanno accettato? Alla Conferenza dei Sindaci sulla sanità e in tante altre occasioni vengono registrate spesso altre, costanti assenze. Ho partecipato alla presentazione del libro dell’On. Bosi, dove sia Peria che Alessi, pur non manifestando pieno consenso su tutto il “bosiano” pensiero, hanno dichiarato di accettare, anzi hanno sollecitato il confronto. La stessa cosa hanno fatto la Bulgaresi di Marciana e Ciumei di Marciana Marina. Di recente, sulla vertenza del nuovo porto commerciale a Rio, Alessi e Peria hanno proposto all’On.Bosi, che ha pubblicamente accettato, di indire una Conferenza dei Sindaci per illustrare loro il progetto e metterli a conoscenza delle osservazioni fatte dalla Giunta regionale. Incontro che, fino ad oggi, non mi risulta sia stato convocato. E’ davvero risibile e marcatamente strumentale la reiterata accusa alle Amministrazioni con maggioranze di centrosinistra di non voler partecipare “alla vertenza Elba” solo perché rischierebbero di entrare in conflitto con la Regione Toscana. O l’altra, contenuta nel comunicato dei 6 Sindaci di centrodestra, secondo cui Peria e Alessi sarebbero restii a “battersi per l’interesse del proprio territorio” perché condizionati da “subordinazioni partitiche”. Con questo modo di ragionare e di giudicare, si rischia davvero di andare poco lontano. Osservo in primis ( è giusta, Ciumei, questa espressione latina?) che sarebbe bene sperimentarla la tanto biasimata indisponibilità dei due Sindaci e delle loro Amministrazioni a non “scontrarsi”, a non assumere posizioni critiche, laddove sia necessario e risponda agli interessi reali del nostro territorio, anche verso la Regione. Come sono interessato a conoscere un domani l’atteggiamento degli Amministratori del centrodestra nei confronti del Governo che ha sede a Roma. E’ bene ricordare, infatti, che nel pacchetto delle rivendicazioni sulle cose da fare per l’Elba non sono da inserire solo questioni di competenza regionale, ma tante altre che attengono alla responsabilità del Governo nazionale. Penso alla scuola; alla legge speciale e ai finanziamenti per le isole minori, per il quinquennio 2008/2013, bloccati sulla scrivania del Ministro Tremonti; al Codice delle Autonomie e al progetto di federalismo fiscale che dovranno prestare particolare attenzione alle zone montane ed insulari; al rispetto del principio della continuità territoriale nel trasporto marittimo ed aereo che deve vedere impegnati non solo la Regione, ma anche il Governo; ai continui tagli operati dal Ministero dell’Interno sui bilanci dei piccoli Comuni senza alcuna considerazione per quelli montani e insulari; alla abolizione della agevolazione fiscale sul gasolio da riscaldamento; ai ricorrenti pericoli di trasferimento in continente degli Uffici giudiziari e della Agenzia delle entrate; alle proposte, periodicamente riemergenti, di riapertura del carcere o di una centrale nucleare a Pianosa. Mi fermo qui, ma potrei continuare. Come si comporteranno i Sindaci del centrodestra sulle questioni che ci dovranno risolvere il Governo e i Ministri a loro “politicamente vicini”? Personalmente voglio pensare che avranno l’onestà di battersi, se ce ne sarà bisogno. Così come sono certo che altrettanto faranno Peria ed Alessi nei rapporti con la Giunta regionale. Il Presidente della Conferenza dei Sindaci Vanno Segnini ha potuto presentare il documento sulla sanità alla riunione congiunta dei Consigli comunali e all’Assessore regionale alla sanità Scaramuccia a nome di tutti, perché ampiamente discusso e condiviso. Quando è venuto all’Elba l’Assessore ai Trasporti Ceccobao, oltre al Vice Sindaco di Capoliveri Della Lucia, anche, guarda caso, Alessi e Peria hanno criticato la politica tariffaria praticata, non ostante la crisi del turismo, dalla Toremar, oggi tutta di proprietà della Regione. La manifestazione di ieri contro il caro-traghetti, a cui hanno partecipato tutte le Amministrazioni, è stata un’altra bella dimostrazione di possibile unità, come lo è stata, nel recente passato, quella vincente contro i tralicci di Terna. Occorre allora ritrovare, e presto, il filo del dialogo. Senza attendere,come dice l’UDC un “clima “ diverso. Il clima meteorologico no, ma quello politico possiamo cambiarlo e subito, basta volerlo e sedersi intorno ad un medesimo tavolo. Perché questo tavolo non lo “apparecchia” e lo presiede l’On.Bosi? E non solo per la portualità, come gli è già stato proposto, ma per tutti i problemi che toccano “la pelle” degli elbani. Senza menù già preparati, naturalmente.


fratini 2

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