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Coluccia: quei contraddittori "magnifici sei" sindaci

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 28 settembre 2010

Colgo una contraddizione nell’appello dei sei sindaci di centrodestra per una vertenza Elba: da una parte si sollecita un impegno comune dei Sindaci elbani (e perché no di tutti i sindaci elbani, senza escludere quelli di centrosinistra o dell’arcipelago a prescindere dagli schieramenti politici?) su determinati problemi, peraltro tacendo su questioni decisive e dall’altro si assumono atteggiamenti, da parte di alcuni Sindaci sottoscrittori che contraddicono questo che vorrebbe essere un appello di unità e responsabilità comune alla comunità elbana di unità verso problemi annosi. Ne elenco alcuni verso i quali alcuni Sindaci di centrodestra hanno assunto comportamenti che contraddicono a quanto auspicato nell’appello, a questa volontà di collaborazione ed unitaria: Questione Buraccio dove il Sindaco Papi ha minacciato di chiudere la discarica gettando nel caos la raccolta dei rifiuti all’Elba; cosa ne pensano i colleghi Sindaci che hanno sottoscritto insieme a lui l’appello per la vertenza elba? Il Sindaco Bosi continua ad assumere posizioni di contrapposizione, una volta contro la Provincia, l’altra contro la Regione per lamentare complotti immaginari contro lo sviluppo di Rio Marina, per la semplice ragione che queste istituzioni sono amministrate dal centrosinistra con il quale non vuole assolutamente confrontarsi e con il risultato di paralizzare l’azione amministrativa del proprio comune e alimentando una spirale di divisioni. Non è meglio forse, per tutti i Sindaci elbani, confrontarsi e collaborare con gli altri livelli di governo, Provincia Regione che hanno competenze di governo decisive sull’Elba e dal momento che hanno sempre manifestato la disponibilità a collaborare? I Sindaci di Rio Marina, di Porto Azzurro e di Marciana Marina non hanno aderito lo scorso anno alla costituzione dell’Unione dei Comuni, lasciandola fallire prima che finanziariamente, politicamente. Non era e non è questa una istituzione nata appunto per far collaborare tutti i Sindaci elbani sui problemi degli elbani e per dare rappresentanza unitaria e istituzionale all’elba? Perché questi Sindaci che oggi si appellano non entrano nell’Unione e insieme agli altri Sindaci elbani la facciano funzionare e governino l’Elba secondo un progetto unitario senza togliere niente all’autonomia comunale? Sollevo solo queste tre questioni perché attraverso di esse è possibile aprire una fase di collaborazione istituzionale, tra tutti i Comuni elbani ed i loro Sindaci come si è dimostrato possibile nell’incontro sulla sanità elbana con la Regione. Alimentare divisioni tra i Sindaci di centrosinistra e centrodestra, tra Comuni elbani e la Regione o la Provincia può essere foriero di paralisi ed immobilismo ciò di cui l’Elba in questo momento di crisi e d’incertezza non ha certo bisogno.


elba mangiata

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