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Rosi Goglia: Per una scuola più giusta, a partire dai diversamente abili

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 28 settembre 2010

Carissimi cittadini, proprio ieri leggevo un articolo su una rivista, un'articolo che parla di crisi, crisi di gorverno, crisi finanziaria, crisi politica, ma soprattutto CRISI DI VALORI. Quei valori così importanti che stiamo togliendo ai nostri figli che sono poi la futura generazione. Nell'articolo leggo: La parola greca KRISIS fa riferimento al verbo KRINO che significa “sperare”, ma anche in senso figurato “scegliere”. Il termine inizialmente apparteneva al vocabolario giuridico e faceva riferimento a una situazione ancora aperta, in cui erano presenti diverse possibilità di SOLUZIONE. Quindi in realtà crisi non significa difficoltà o recessione ma punto di svolta. A volte la fortuna è capire che nessuna difficoltà è più grossa del potenziale che abbiamo per superarla; è trovare il CORAGGIO per affrontare una parte oscura della nostra vita; è comprendere che crisi in fondo vuol dire semplicemente decidere. Decidere da che parte andare. Perché un bivio è un bivio: offre sempre due strade, due soluzioni, UNA SCELTA. Si è tenuta una conferenza sulla scuola nel comune di portoferraio, dove ho visto tanta gente con la mia stessa voglia di cambiare, tornando a casa ho riflettuto ed effettivamente mi sono resa conto che quello che tutti quanti noi, sindaci, assessori, dirigenti scolastici, professori, associazioni varie e GENITORI quello che stiamo stiamo facendo è “METTERE DELLE TOPPE” usando un'infinità di strategie tranne quelle giuste. La scuola è di competenza dello Stato, lo stato sta negando il diritto allo studio ai nostri figli, la situazione della scuola è davvero paurosa. La scuola è un'istituzione sociale responsabile dell'istruzione e della formazione attraverso un programma di studi metodicamente ordinato. Anche se in minor parte, soprattutto nell'istruzione primaria, la scuola è anche preposta all'EDUCAZIONE. Più comunemente, con il termine scuola si fa riferimento all'insieme di istituzioni che forniscono l'istruzione e la formazione ai bambini e ai ragazzi. Stiamo crescendo i nostri figli nell'incoerenza assoluta togliendo loro la cosa più importante: la SPERANZA, speranza di un mondo migliore. ECCO LA SCUOLA CHE ABBIAMO - Scuole vecchie e classi sovraffollate, al limite della legalità; La condizione dell'edilizia scolastica è critica da anni, e a volte ha delle conseguenze TRAGICHE. - Riduzione indiscriminata e senza senso del personale del sostegno attraverso il quasi totale azzeramento delle deroghe ( adattamenti di personale alla situazione di fatto della scuola); Insegnanti considerati meri esecutori di direttive burocratiche, ai quali vogliono impedire il lavoro d'equipe; Insegnanti frustrati, malpagati, poco incentivati; Meno ore di Italiano, meno ore delle Educazioni (tecnica, musicale....); - Materia alternativa alla religione senza organico = solo insegnamento della religione; - Scarsissimo aggiornamento e formazione permanente per gli insegnanti; - Una didattica governata dal centro e non capace di interagire con l'autonomia delle scuole, soprattutto con quelle che hanno una specificità territoriale come le nostre; - Insegnanti precari e precarie iper-specializzati che, dopo anni di formazione a proprie spese, si vedono precluso il sogno di diventare docenti; - Meno sorveglianza e supporto all'handicap per il taglio del personale amministrativo, tecnico e ausiliario; - Fondi per le supplenze non garantiti con conseguente divisione delle classi e non garanzia del diritto allo studio; Tagli fortissimi dei trasferimenti ai Comuni e alle Regioni Mancanza di una scelta opportuna di una Scuola Superiore per i propri figli: siamo privi di indirizzi fondamentali per la valorizzazione delle potenzialità del singolo e perciò spesso costretti ad abbandonare l’isola per una scelta giusta per loro. Mancanza di Tecnici di Laboratorio nel Liceo Scientifico, che impedisce l’utilizzo di 3 laboratori presenti nella scuola. Vedo tanti comitati ma soprattutto persone individui che lottano, come per i tralicci, per la sanità, per il caro traghetti, smettiamola di metterci le bende sugli occhi, uniamoci per una strategia unica che è quella di cominciare a pretendere i nostri diritti, come da costituzione, per favore SVEGLIAMOCI. Troppo spesso sento dire “sono daccordo ma la mia posizione non mi permette di espormi.” Mi chiedo, quale posizione? Oggi io e la mia famiglia decidiamo di non accettare più questo partendo dalla scuola, ai genitori dei diversamente abili, chiedo di unisrsi a noi per un ricorso collettivo al TAR, senza aspettare che venga il provveditorato di livorno ad illustrarci la situazione, la signora D'amato potrà solo dirci quello che già sappiamo! Quando arriva dobbiamo già avere una soluzione. Ai genitori dei bambini/ragazzi normodotati dico, non accettiamo di tenere i nostri figli a casa, solo perché non ci sono soldi per le supplenti, non firmiamo più entrate ed uscite per mancanza di insegnanti. Agli insegnanti dico: non accettate ruoli che non vi competono! E' arrivato il momento di impugnare noi la Legge in mano e tutti uniti, raccogliendo firme e/o altro, facciamo tutti i ricorsi possibili immaginabili. Le situazioni dei comuni sono indecenti, non ci sono soldi, la scuola è solo una parte, ma è troppo importante per poter creare delle persone VALIDE. Siamo tutti consapevoli che non si può andare avanti così, eppure ci sembra che le decisioni che determinano le condizioni del nostro mondo non ci appartengano. Di fronte ai problemi drammatici dell'umanità molti non fanno niente, perché si sentono assolutamente impotenti, in alcune situazione basterebbe che una sola persona dicesse BASTA, dobbiamo smettere non possiamo tollerare questo e poi cominciasse a mettersi in contatto con altri. E' veramente importante che ognuno di noi agisca a livello LOCALE perché se riflettiamo sui problemi globali ci sentiamo impotenti ma se agiamo a livello locale abbiamo la capacità di cambiarli. NOI COMINCEREMO con il creare un comitato genitori in modo da tenervi informati su tutto, c'è troppa omertà, è arrivato il momento che ognuno di noi si prenda la responsabilità al 100% Vi ricordo che: crisi non significa difficoltà o recessione ma PUNTO DI SVOLTA.


rio marina scuole elementari

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