Torna indietro

Una polemica tra SEL e "rientristi" nel PD

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : lunedì, 27 settembre 2010

Cari compagni e care compagne, in questi giorni stà circolando un documento nella zona della Val di Cornia dal titolo "Avviare una riflessione ampia" firmato in maniera anonima (sono molto di moda fare documento occulti) da un guppo di militanti ed elettori di Sinistra. Un documento che invita esplicitamente ad aderire al PD per spostarlo a sinistra... ! E' curioso che tale lettera sia firmata da chi si definisce di Sinistra per poi scrivere: "Con la massima sincerità affermiamo di non nutrire alcuna fiducia nella nascita di un ennesimo partito di Sinistra..." Tale documento è un vecchio modo di fare politica e pur non avendo elementi di sicuro ci sono chiare responsabilità di alcuni ex- compagni di Piombino. Non possiamo tollerare ne rimanere passivi verso chi per motivi del tutto personali stà usando modalità che mirano solo ad indebolire il nostro partito e l'operato di Nichi Vendola. Questi metodi di "campagna acquisti" sono gli stessi del Cavaliere Berlusconi perchè dietro questi gesti ci sono personaggi che hanno il solo fine del potere e delle poltrone portanto a quel partito un numero di adesioni. Questa lettera è un esempio di brutta politica e con questi sistemi difficilmente il centro-sinitra riuscirà ad essere vincente. Ilio Benifei Coordinatore Piombino - Val di Cornia Andrea Ghilarducci Portavoce Provinciale Sinistra Ecologia e Libertà Risposta Giannullo - Montomoli: Cari compagni, abbiamo ricevuto la nota di Ghilarducci e Benifei. Lasciamo perdere le insinuazioni velenose, per quanto assurde. Veniamo alle questioni: dopo diverse occasioni, con esito mortificante, pensiamo che la nascita di un partito di sinistra sulla linea di galleggiamento intorno al quattro per cento non contenga prospettive positive per le quali valga spenderci. Come quasi è sempre successo nella sinistra italiana è molto probabile che fatto il partitino e fatte le primarie del centrosinistra, finirà per stare in vita per autogiustificazione di piccoli ceti politici. Un freno. Ci pare molto azzardato ma più interessante porci una domanda difficile che deriva dall'assenza di altre risposte credibili sul "che fare": ci sono le condizioni per dare una mano al PD, il principale partito di opposizione nel dove è confluita quasi tutta la gente con la quale abbiamo percorso decenni di storia politica e sindacale, sia nel senso di condividere lo sforzo per tenere insieme quello che è rimasto dalla sua nascita, sia quello di cercare di favorire processi di riaccorpamento di parti della sinistra? Al PD abbiamo posto quattro questioni di ordine generale. Se c'è batta un colpo. Se possibile forte. Si tratta di una posizione politica. Punto. Da questa posizione politica noi non traiamo le coclusioni che SEL e i compagni che vi aderiscono siano dei nemici. Anzi facciamo tutti i possibili auguri. Con posizioni diverse circa la postazione da cui lottare, ci sentiamo forze e militanti accomunati da una stessa idea: costruire un nuovo centrosinistra, un nuovo ulivo, un nuovo raggruppamento di forze democratiche e progressiste, ciascuno lo chiami come preferisce, per battere il centro-destra ed il berlusconismo sul piano culturale e politico. Mettere una prima pietra. Naturalmente un centrosinistra omogeneo e non un polverone. Il consiglio che sentiamo di dare è quello di rispettare le diverse scelte di appartenenza e di guardare e comprendere ciò che ci unisce. Una discussione tra compagni. Fraterni saluti, Mario Giannullo Stelio Montomoli p.s.: A proposito della campagna acquisti di cui si parla nell'e-mail, ci permettiamo di sottolineare una lieve, impercettibile differenza rispetto al Cavaliere. Lui ci mette i soldi. Noi proviamo a mettere in circolazione le idee.


niki vendola

niki vendola